Corriere della Sera - La Lettura
UN OCCHIO VERDE PER STRINDBERG
Aquasi quarant’anni dalla prima uscita in Italia torna in una nuova versione La festa del coronamento di August Strindberg ( traduzione e introduzione di Franco Perrelli, Carbonio, pp. 144, € 13,50), secondo romanzo di una trilogia dai contorni autobiografici (1906). Un conservatore museale travolto da un cavallo giace moribondo in ospedale sotto morfina. Tra sprazzi di lucidità e vertigini oniriche, sotto un implacabile «occhio verde» (la lampada di un dirimpettaio da lui offeso anni addietro), rievoca i momenti salienti della propria esistenza in un lungo monologo interiore, intervallato da un narratore esterno che dà conto delle sue condizioni cliniche in rapido peggioramento. Fra sensi di colpa e consapevolezza della fine, il romanzo ripercorre il matrimonio infelice, la rivalità con i parenti più ricchi, i trascorsi coloniali e le insoddisfazioni di un individuo incline all’ira, misogino e a tratti meschino, indagando il destino umano alla luce di corrispondenze inusuali, in un ordito in cui l’asfissia dell’ipocrisia borghese ostacola una ricerca di senso offuscata dalla perenne ambiguità fra verità e menzogna.