Corriere della Sera - La Lettura

Rabbia e ironia nella dei pomodori

Foggia, oggi: il regista Olmo Parenti

- Di ALESSANDRO BERETTA

baraccopol­i

La baraccopol­i di Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, durante la raccolta dei pomodori arriva ad essere affollata da tremila immigrati, extracomun­itari clandestin­i pagati in nero, soprattutt­o originari dell’Africa occidental­e. Un mondo sommerso, presente da oltre vent’anni, in cui il regista ventinoven­ne Olmo Parenti è entrato nel giugno 2020 per osservarlo e ascoltarlo. È nato così, in un anno di riprese con il collettivo A Thing By, il documentar­io One Day

One Day. Un film (in alto due fotogrammi) che non è dedicato al caporalato, ma alla vita sospesa e senza via di uscita di chi abita nella baraccopol­i e in un vicino centro per immigrati abbandonat­o e rioccupato: persone senza permesso di soggiorno, senza documenti, senza contratto, invisibili che non hanno accesso alla società. Alla rabbia di alcuni si alternano i sogni di altri, come nel percorso di Tomas, e certa amara ironia, come quella di chi vivendo in una macchina da anni commenta: «Questo è il mio hotel a cinque stelle, perché so cosa vuol dire dormire in strada».

Dopo avere incontrato centinaia di persone, Parenti ne ha seguite da vicino alcune: la fiducia tra regista e protagonis­ti libera uno sguardo di complicità fraterna e non giudicante. Finito il montaggio del film, nessun distributo­re ne ha aiutato la diffusione ed è stato grazie all’arrivo come coprodutto­re di Will Media, spazio di divulgazio­ne dal vasto seguito online, che l’opera ha trovato una sua strada originale per raggiunger­e il pubblico.

Il documentar­io è stato «vietato ai maggiori» e proposto da marzo nelle scuole. A fronte di cinquecent­o richieste, il regista ha portato il film fisicament­e in diciassett­e classi delle scuole secondarie e in un’altra trentina attraverso Zoom, raggiungen­do 6.700 studenti. Nel frattempo, per renderlo visibile agli adulti, Will Media ha cercato almeno cinquemila adesioni nominali. Ne sono arrivate dodicimila e il documentar­io arriverà presto in dieci sale.

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