Corriere della Sera - La Lettura
La stazione del corpo
Osservare la fragile carne umana scossa, alternati, da piacere e dolore. È il compito che si è assunto Stefano Calafiore (Milano, 1973). In versi lirici frammentati riflette sulle esperienze quotidiane tra sguardi e ricordi. Al centro di ogni evento sta il corpo, stazione d’incontri con gli altri. Attitudine essenziale per contemplare la vita nella raccolta Niente dirà dove sei (Manni, pp. 64, € 12) sulla scia di Penna, Ungaretti e Saba.