Corriere della Sera - La Lettura
Il titolo è trash ma il libro funziona
Ecco un libro utile. Si tratta, in realtà, di un vecchio libro. Uscì sempre da Newton Compton nel 2006 con il titolo Crimini e misteri per la stanza da bagno (titolo originale: The Little Book of Bathroom Crime Puzzles) ma per sfondare nella classifica dei bestseller ha avuto bisogno del titolo più trash della nuova edizione. L’autrice, Diane Vogt, che si firma anche Diane Capri, era un avvocato di successo in America quando il suo principale cliente fece bancarotta buttandola sul lastrico. Allora decise di provare con gialli, genere da lei sempre amato. Ebbe successo con le sue storie legalmente ineccepibili, con protagoniste donne e con un immancabile pizzico di umorismo. Un altro fallimento clamoroso, questa volta del suo editore, la rigettò nella polvere. Altri, si legge in una sua nota biografica, trovandosi in frangenti simili si dedicano alla vodka, lei no (tra l’altro preferisce il Martini, l’estate e le auto decapottabili) ed è tornata al successo grazie anche a questi sessantacinque rompicapi. Sono racconti brevi, a volte anche di una sola paginetta, piccoli misteri super concentrati. Alla fine del libro si trovano le soluzioni. Esempio di un caso. Edna Mae Wittkop, 70 anni, vive nella fredda penisola del Michigan e ha vicini premurosi. Come Harry, che proprio quella mattina le ha spalato la neve dal vialetto d’accesso. Per ricambiare Edna gli ha preparato uno sformato di zucca. Inforcati gli occhiali, imbottitasi ben bene e calzati gli stivali, glielo sta portando ancora bollente (ha messo anche le manopole per non ustionarsi con i manici della pentola). Bussa alla porta del vicino che non risponde. Insiste. Niente. Allora entra e vede un uomo inginocchiato accanto al corpo immobile di Harry. Costui la guarda e scappa via dalla porta della cucina. Arrivano sul posto l’ambulanza e lo sceriffo. Ma Edna non riesce a descrivere l’uomo al poliziotto. Perché? P.S. Io questo caso non l’ho risolto. P.P.S. Ma mi sono divertito lo stesso.