Corriere della Sera - La Lettura
Non c’era solo Caravaggio: 200 opere per dimostrarlo
Chièl’ influencer decisivo nello sviluppo della pittura napoletana del Seicento? La storiografia, Roberto Longhi in testa, ci ha sempre detto: Caravaggio. Ma è ormai tempo di andare «oltre» quella visione critica: Oltre Caravaggio si intitola appunto la mostra che, curata da Stefano Causa e Patrizia Piscitello al Museo di Capodimonte di Napoli, fino al 7 gennaio estende e aggiorna le prospettive (capodimonte.cultura.gov.it). Duecento opere, nessun prestito. Oltre i Caravaggeschi (vedi la Madonna delle anime Purganti di Battistello Caracciolo), con epigoni fino all’Ottocento, la caccia all’influencer è avvincente. Echi e riverberi si moltiplicano e s’incrociano. Svettano altri modelli. Jusepe de Ribera (sopra: Sileno ebbro, 1626) ma anche Cosimo Fanzago o Simon Vouet, Domenichino (Angelo Custode, 1615) o Guido Reni: l’occhio rivolto a Tiziano, dilagano una diversa visione della realtà, un uso diverso della luce e del paesaggio. (gian mario benzing)