Corriere della Sera - La Lettura
I problemi scadenti rovinano le soluzioni
Il noir più estroso e divertente degli ultimi anni comincia così: «Mettiamo subito in chiaro una cosa: non sono un uomo violento. Anzi. Per dirne una, in vita mia non ho mai fatto a botte con nessuno. E ho commesso il mio primo omicidio a quarantadue anni, piuttosto tardi, rispetto alla media del mio ambiente». Inspira, espira, uccidi di Karsten Dusse è un capolavoro di suspense e parlantina (la parlantina è fondamentale in un noir: pensate al Lemmy Caution di Peter Cheyney o agli eroi di Jim Thompson). Il protagonista del libro, un penalista al servizio della malavita, non se la passa bene. Litigi con la moglie, figlia di due anni trascurata, troppo lavoro, malesseri assortiti. La consorte lo manda da uno specialista della mindfulness (secondo la definizione della rivista patinata da cui la signora ha attinto le sue informazioni: «La percezione amorevole e non giudicante dell’attimo presente»). Lui è perplesso sull’ascetico coach . Si sbaglia. Joschka
Breitner, autore del fondamentale
Rallentare sulla corsia di sorpasso. Mindfulness per dirigenti, è un guru vero e cambierà l’esistenza (e farà un assassino) dell’avvocato Björn Diemel. Completano questo straripante romanzo: il feroce boss Dragan Sergowicz; una tenera gita al lago di padre e figlia con grigliata di marshmallow; molte esecuzioni spietate (e fantasiose); il mantra giusto per compiere un omicidio con animo sereno; una disamina di come (non) funzionano gli asili infantili; un dito pollice che, deceduto il proprietario, continua a timbrare con la sua impronta comunicazioni di vitale (e mortale) importanza. Rallentare sulla corsia di sorpasso è un manuale più utile di quello delle Giovani Marmotte (ecco una sua perla di saggezza: «Il primo passo verso una buona soluzione è innanzitutto avere un problema. Molte ottime soluzioni falliscono perché non hanno un problema a cui applicarsi»). E Inspira, espira, uccidi èil noir che avrebbe scritto Neil Simon se fosse nato in Germania.