Corriere della Sera - La Lettura
L’autoritratto ci spiega tante cose...
L’autoritratto permette di ammirare un artista attraverso lo sguardo dell’artista stesso; ma spesso è anche occasione per indagare il suo modo di lavorare, il suo atelier, gli abiti e gli oggetti quotidiani: insomma il suo tempo. La mostra Riflessi. Autoritratti nello specchio della storia, fino al 2 ottobre a Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia, ospita una settantina di opere, molte in prestito da musei austriaci, che raccontano i diversi modi della rappresentazione di sé dal Rinascimento all’arte contemporanea. Un pezzo forte è l’autoritratto di Goya (sopra), arrivato dal Belvedere di Vienna, in cui il pittore spagnolo si ritrae con il cilindro «borghese», per nulla idealizzato, contemporaneo eppur lontanissimo dall’autoritratto giovanile di Ferdinand Georg Waldmüller, sul modello intramontabile del gentiluomo di campagna. Nel Novecento, poi, diventa centrale il tema del travestimento: compaiono le Maschere di Cesare Sofianopulo, i colori sgargianti di Leonor Fini e quelli pirotecnici di Andy Warhol. (paolo beltramin)