Corriere della Sera - La Lettura
Qualcuno festeggia la sparizione di Venezia
Il tema del disastro ecologico visto con gli occhi di quattro giovani. Ambientato in una Venezia rovente, La fine del mondo (nella foto, una scena dello spettacolo), nuovo lavoro del drammaturgo Fabrizio Sinisi, vede in scena due coppie di fratelli, nello spazio di una nave su cui si festeggia la sparizione di Venezia sotto le acque a causa del surriscaldamento globale. Due sono i piani tematici della pièce, spiega il regista Claudio Autelli: «Quello “macro”, legato al surriscaldamento globale e alle responsabilità dell’uomo, e quello “micro”, legato alle storie private dei protagonisti. Nell’avvicinarsi all’ora X, tutti i piani iniziano a collassare uno sull’altro, dando luogo a un coro composto da una generazione che sembra essere stata lasciata senza i giusti strumenti, dalla generazione precedente, per interpretare un presente che si trova a interrogarsi sulla possibilità di una prossima propria estinzione». Martedì 1 maggio, ore 20.30, Teatro Foce (Lugano, Svizzera). Info: luganolac.ch. (laura zangarini)