Corriere della Sera - La Lettura
Édouard Louis è sé stesso e regola i conti col padre
Giovane autore rivelazione della letteratura francese, Édouard Louis (foto) mette in scena sé stesso, guidato da un grande regista, Thomas Ostermeier, per raccontare in Qui a tué mon père (8 giugno, Teatro Franco Parenti, nell’ambito della 23ª edizione di Milanesiana, manifestazione culturale ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi) la visita al padre distrutto da un incidente sul lavoro. Louis scopre che quell’uomo violento e introverso durante la sua infanzia, incapace di accettare l’omosessualità del figlio, era stato «un’altra persona, una volta». Partendo dal corpo spezzato di quel padre, il giovane autore intraprende una riscrittura provocatoria della recente storia politica e sociale della Francia. È la cronaca di un omicidio in corso, di una mutilazione deliberata da parte delle «riforme» neoliberiste e della loro brutalità contro i lavoratori che sono costretti a viverne le conseguenze nel proprio corpo. Uno spettacolo intimo e politico di abbagliante, struggente bellezza. (magda poli)