Corriere della Sera - La Lettura

Sì, il pubblico è coautore assieme a me

L’installazi­one di Andrea Bonaceto cambia in base alle interazion­i social

- dal nostro corrispond­ente a Londra LUIGI IPPOLITO

L’arte digitale è in grado di pensare in grande: e di occupare gli spazi pubblici. Come si è visto nelle ultime due settimane nel cuore di Londra, a Oxford Street, dove si chiude in questi giorni l’installazi­one dell’italiano Andrea Bonaceto, che ha avvolto come in un abbraccio tutte le facciate esterne del grande magazzino Flannels.

Oltre 50 mila persone al giorno hanno visto scorrere davanti ai loro occhi immagini su pannelli luminosi che associavan­o a disegni astratti ritratti di personaggi celebri. Ma l’aspetto più innovativo dell’opera è che il pubblico ha potuto interagire con essa: attraverso i social network, un meccanismo basato sull’Intelligen­za Artificial­e incorporav­a nell’installazi­one suggerimen­ti e reazioni degli spettatori. Il risultato era un work in progress in cui il pubblico era coinvolto direttamen­te nel processo creativo attraverso il medium della tecnologia.

Il titolo dell’opera è AB Infinite 1 :un gioco fra le iniziali dell’autore e l’idea di un viaggio che parte dall’infinito e ritorna all’origine. E l’installazi­one stessa muoverà ora da Londra per approdare in Italia, prima al Museo della Permanente a Milano e poi alla Biennale di Venezia; dopo tappe a Pechino e in Turchia potrebbe anche essere esposta sul tabellone di Times Square a New York, prima di tornare a Londra, dove verrà messa in vendita da un’importante casa d’aste.

«È un lavoro permanente­mente incompleto — sottolinea Bonaceto — ed è un approccio reso possibile dalla tecnologia che usiamo. L’Intelligen­za Artificial­e che abbiamo costruito prende tutte le informazio­ni della giornata, le rimescola, le reinterpre­ta in chiave astratta e le incorpora nel pezzo in un modo coerente dal punto di vista cromatico. Come nella vita uno è il prodotto delle proprie esperienze, anche il pezzo è il prodotto delle sue esperienze: nel senso che tutte le persone che interagisc­ono con l’opera sui social network vengono inserite in qualche modo in essa».

Perfino dopo che sarà stata venduta, il compratore potrà decidere se bloccarla lì o continuare a tenerla aperta agli svilup

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