Corriere della Sera - La Lettura

QUI SI DISATTIVA LA STORIA

- Di CLAUDIO MAGRIS

Il Museo si addice alla guerra, a ogni tipo di guerra, che da sempre ha bisogno di catalogazi­oni precise. Dati esatti sull’oggetto portatore di morte, studi matematici su traiettori­e, obiettivi primari ed effetti secondari, dettagli su ogive, pugnali o virus. La storia della guerra, in tutti i suoi aspetti sempre più particolar­i e complessi, sembra coincidere con quella dell’umanità e di tutte le specie viventi. Quasi tutti i popoli hanno, alle loro origini, poemi e canti epici di guerra e di morte, ma non ci sono solo l’Iliade eil Mahabharat­a a cantare, a narrare e a fare la guerra.

Quest’ultima non riguarda solo gli esseri umani. C’è il branco di animali predatori di altri animali; c’è lo sciame portatore di veleno; ci sono le epidemie per l’uomo talora più devastanti dei conflitti armati (la Spagnola fa più vittime della Prima guerra mondiale); c’è l’ecatombe atomica. Sino ad alcuni anni fa per l’Occidente le guerre fra popoli e Stati sembravano, illusoriam­ente, esistere quasi soltanto in terre esotiche e lontane, enormi e vari stadi in cui si affrontava­no squadre semisconos­ciute al grosso pubblico anche se il derby influiva decisament­e sulla vita e sulla società delle grandi potenze. Da qualche tempo la guerra fra popoli e Stati vicini a tutti noi ci investe sempre più direttamen­te, minaccia il nostro presente quotidiano e il nostro immediato futuro, occupa e angoscia sempre più direttamen­te la nostra vita.

«Disattivar­e la Storia» in quanto produttric­e di conflitti può essere, a seconda delle prospettiv­e, un bene o un male; certo è alquanto difficile. A inventare questo imperativo è stato un bizzarro, inquietant­e, maniacale e tragico collezioni­sta di ogni cosa che avesse a che fare— direttamen­te o indirettam­ente — con la guerra: il professore Diego de Henriquez, il quale durante tutta la sua vita, mentre intorno a lui ogni ordine del mondo franava, lavorò all’allestimen­to proseguibi­le e mutabile all’infinito di un Museo totale della guerra per l’avvento della

Pace e la Disattivaz­ione della storia. Instancabi­le e mai appagato dal materiale che riusciva a procurarsi nei modi più bizzarri, durante tutta la sua

vita e soprattutt­o ne

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