Corriere della Sera - La Lettura
E questo invece è un Esorcista aggiornato
Capre mutilate e altri atti satanici nell’horror di Bentley Little ambientato in Arizona
The Revelation di Bentley Little è un convincente romanzo dell’orrore scritto con un linguaggio paziente e conciso che mantiene sempre alta la tensione narrativa. La storia — imbevuta del soprannaturale religioso di matrice cristiana — ha la capacità di non ricorrere con imprudenza ad elementi sensazionali per inquietare il lettore. Sono i dettagli contemporanei e realistici a preparare, con meticolosità, a una sottile paura teologica, mai troppo esuberante.
Il romanzo, uscito nel 1990, è ambientato nella fittizia cittadina di Randall, Arizona, che viene sconvolta da numerosi casi di mutilazione di capre. Del sangue degli animali risulta imbrattata la facciata della chiesa episcopale il cui vecchio pastore, padre Selway, all’improvviso scompare. Ma sono state vandalizzate le restanti cinque chiese. Si aggiunge ai raccapriccianti eventi la morte cruenta dell’allevatore delle capre sacrificate, Clay Henry. A indagare è lo sceriffo Jim Weldon che riceve un imprevedibile aiuto dall’oscuro sogno premonitore di un giovane, Don Wilson. Nell’incubo del ragazzo, Selway è divorato da una moltitudine di demoni mentre lo stesso sceriffo osserva la scena in compagnia dei cittadini di Randall, come fossero sonnambuli. Occupa la scena onirica un essere nero, una sorta di nuova divinità che obbliga tutti ad adorarlo e mira alla conquista della cittadina. Un sogno funesto che purtroppo si avvera: padre Selway viene trovato morto nella discarica di Geronimo Wells. Nel frattempo, molte donne rimangono incinte, tra cui la moglie dell’ex scrittore Gordon Lewis che vive e lavora lì da poco tempo. Per ristabilire un ordine religioso il vescovo spedisce a Randall il sostituto di Selway, il novizio padre Donald Andrews, forse l’unico a poter risolvere la serie satanica d’eventi, vantando portentose doti sensitive in grado di percepire il male passato. «La rilegatura di cuoio della grande Bibbia da esposizione di padre Selway, precedentemente appoggiata su un leggio accanto alla scrivania, giaceva adesso sul pavimento, vuota. Le sue pagine erano state strappate, accartocciate e ammucchiate fino a formare una pila. Ecco cosa stava bruciando. Andrews fissò quell’atto di profanazione in stato di shock. Chi aveva potuto fare una cosa simile? Perché? E, soprattutto, come?».
The Revelation è un entusiasmante concentrato horror che si rifà — in debito simbolico, tematico e descrittivo — a romanzi come L’esorcista e Rosemary’s Baby. A partire dall’omaggio citazionista verso questi due cult (da cui impara, inoltre, l’importanza narrativa di creare personaggi amletici), Little porta a compimento un’opera immediata e misteriosa che ricorda la perturbante serie tv Midnight Mass di Mike Flanagan. Nella rivisitazione, a tratti blasfema, del soprannaturale religioso, Little e Flanagan risultano molto vicini. È proprio la sostenuta innovazione contenutistica a renderli di uguale originalità, il che lascia ben sperare su una definitiva declinazione letteraria dell’horror, fin troppo — e ingiustamente — sottovalutato e bistrattato.