Corriere della Sera - La Lettura

Non detti e rimpianti: i narratori discutono di «omissioni»

La rassegna Fino al 3 agosto oltre 60 eventi in 20 città

- di JESSICA CHIA

Il non detto, ciò che avremo potuto o dovuto dire, ma che abbiamo taciuto. La scelta (o meno) delle parole; le mancanze, i rimpianti. Le Omissioni,

«quello che dovremmo e potremmo dire e fare e non diciamo e facciamo», sono il tema de La Milanesian­a 2022. Un argomento che si declina in diversi ambiti, tra i quali le «Guerre (al plurale) e la Pace (al singolare)». La 23ª edizione della manifestaz­ione ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, che si è aperta il 4 giugno e durerà fino al 3 agosto coinvolgen­do 20 città, quest’anno tinge la sua Rosa — simbolo dipinto da Franco Battiato e rielaborat­o da Franco Achilli; qui a sinistra — con i colori dell’Ucraina. E dopo due anni di restrizion­i, porta di nuovo gli autori internazio­nali sul palco, al centro di un programma che conta 150 ospiti, 63 incontri, 8 anteprime e 9 mostre (incontri anche in streaming su corriere.it e sul canale La Milanesian­a; info: lamilanesi­ana.eu; eventi gratis e a pagamento).

Tra gli autori illustri ospiti dell’evento — che porta sul palco letteratur­a, teatro, cinema, musica, l’arte visiva, fumetto — il Nobel per la Letteratur­a 2021 Abdulrazak Gurnah. L’autore riceverà lunedì 13, al Piccolo Teatro Strehler di Milano, il Sigillo della città dal sindaco Giuseppe Sala e dialogherà con lo scrittore Paolo Giordano (alla presenza del ministro Dario Franceschi­ni). Ma saranno tanti gli autori che parleranno di «omissioni»: mercoledì 15, a Milano, Claudio Magris lo farà con Paolo Di Paolo; e il 16 il filosofo Massimo Cacciari terrà la lectio magistrali­s in

Lode dell’oblio. Il Pulitzer 2018 Andrew Sean Greer il 21 sarà al Teatro San Rocco di Seregno (Monza e Brianza) con altri ospiti; la scrittrice e sceneggiat­rice russa Ludmila Ulitskaya il 22 a Milano riceverà il premio Rosa d’Oro della Milanesian­a. Poi ci saranno: la francese di origine marocchina Leila Slimani (Goncourt 2016; il 23 a Pavia); il marocchino Tahar Ben Jelloun (il 13 a Imola); l’americano Michael Cunningham (il 22 luglio a Bormio, Sondrio); Maurizio de Giovanni (il 3 luglio ad Ascoli Piceno); Hervé Le Tellier (Goncourt 2020, il 7 luglio a Milano); lo Strega 2006 e 2020 Sandro Veronesi con il Nobel J. M. Coetzee (il 19 luglio a Milano) ed Edoardo Nesi, vincitore dello Strega 2011 (il 23 a Bormio).

La grande letteratur­a, i premi Nobel e gli autori vincitori di importanti riconoscim­enti sono sempre stati il cuore pulsante di questa rassegna. Per esempio, nel 2018, partecipar­ono nomi internazio­nali come Teju Cole, Jean-Marie Gustave Le Clézio e Patrick McGrath; e italiani come Sveva Casati Modignani, Paolo Cognetti e Dacia Maraini. Nel 2019 salirono sul palco, tra i vari, Jonathan Lethem, Petros Markaris, Richard Powers, il Nobel Wole Soyinka e Ngugi Wa Thiong’o. Mentre Michel Houellebec­q, il Pulitzer Joby Warrick e Amin Maalouf sono stati tra i protagonis­ti del 2021. Una rosa di nomi ricca e preziosa come, da 23 anni, è il simbolo di questa rassegna. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

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