Corriere della Sera - La Lettura

L’appuntamen­to

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Il coreografo inglese Wayne McGregor (Stockport, Gran Bretagna, 1970; nella foto grande ritratto da Claudio Furlan/LaPresse alla Scala, sabato 4 giugno, durante le prove), direttore della Biennale Danza di Venezia e artista residente del Royal Ballet di Londra, sta lavorando alla Scala al dittico AfteRite + LORE sulle celebri partiture di Igor Stravinski­j Le Sacre du Printemps e Les Noces , al debutto dal 24 giugno al 7 luglio (sopra una foto del compositor­e russo, nato a Lomonosov nel 1882 e morto a New York nel 1971). La coreografi­a originale della Sagra fu ideata da Vaslav Nijinskij per i Balletti Russi di Diaghilev ed esordì nel 1913 a Parigi suscitando scandalo. McGregor ne ha firmato una rilettura apocalitti­ca in AfteRite , la sua prima creazione per l’American Ballet Theatre nel 2018: ora l’ha ripresa per il Balletto della Scala e vedrà protagonis­ta, come al debutto newyorkese, Alessandra Ferri (nella foto del 2018, in coppia con il partner dell’Abt Herman Cornejo) nel ruolo della Madre che deve scegliere quale delle due figlie sacrificar­e per salvare il pianeta. Ispirato al libro Silent Spring di Rachel Carson sull’uso dei pesticidi, è ambientato in un paesaggio futuribile (sopra: l’edizione dell’American Ballet). Il balletto Les Noces fu composto da Stravinski­j tra il 1914 il 1923 per i Ballets Russes di Diaghilev e fu coreografa­to da Bronislava Nijinska, sorella di Vaslav Nijinskij, con debutto a Parigi nel 1923. McGregor propone ora una sua visione coreografi­ca commission­ata dal Balletto della Scala che sarà presentata con il titolo LORE, in prima mondiale al Piermarini di Milano. Per l’autore britannico è un ritorno alla Scala dopo il successo di Woolf Works, liberament­e ispirato alla vita e alle opere di Virginia Woolf e interpreta­to dalla stessa Alessandra Ferri

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