Corriere della Sera - La Lettura
Cronache dal passato Denuncia del futuro
Siamo nell’anno MMXXXII dell’Era delle Amazzoni. Una guerra mondiale, una catastrofe ecologica e una pandemia hanno cancellato la vecchia civiltà. Il pianeta Terra è riunito sotto un unico stato: Omnilandia, una Dittatura Democratica, presidentessa Draga Merkel Sr., vice Indira Thatcher. Domina la Casta delle Donne alleata con i Cerebro-robot. I Vires (i maschi) sono tutti schiavi adibiti ai lavori pesanti. E non possono scopare. Ci si riproduce per impollinazione guidata. Ci si sposa solo tra donne (ma bisogna possedere ranking esistenziali compatibili). C’è perfino un Ufficio Nascite Felini contro il libero amore gattesco. I vec- chi quadri e libri sono sequestrati e inaccessibili. Si mangia esclusivamente vegetariano. Nel 2020 Gianni Clerici, in una pausa del suo infinito romanzo tennistico uscito per decenni a puntate sui giornali, pubblicò 2084, un omaggio al profetico 1984 di Orwell e all’altrettanto profetico Mondo Nuovo di Aldous Huxley, ma anche una parodia intelligente, godibile e un filo malinconica del plumbeo e celebrato Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood. Oreste Del Buono diceva: «Disincantato, ironico, apparentemente cinico, Gianni Clerici è un narratore feroce perché elegante». La dedica di 2084 recita: «A Oreste Del Buono, che rivelò alcune mie (modeste) qualità di scrittore che io stesso non conoscevo». Per niente modesta è la storia della pittrice Livia, di Evonne (che sogna di studiare Favolistica, materia invisa nella tecno-burocratica Omnilandia), della prodigiosa Irma e della gatta Gipsy, le eroine di 2084. Come diceva Hemingway (amatissimo da Clerici): la cosa più difficile al mondo è scrivere una prosa assolutamente onesta sugli esseri umani. La prosa di 2084 è assolutamente onesta sugli esseri umani. Prima di lasciarci, il 6 giugno scorso, Gianni Clerici ci ha raccontato come un testamento la società prossima ventura. In verità, è una diretta dal presente dove la sua ammaliante scrittura mette a segno l’ultimo ace.