Corriere della Sera - La Lettura
Battistello Caracciolo pittore «di bronzo»
Il patriarca bronzeo dei caravaggeschi, sottotitolo scelto per la mostra, cita una definizione di Roberto Longhi, che nel 1915 fu il primo a studiare e rivalutare la figura del napoletano Battistello Caracciolo (1578-1635), pittore al quale la sua città dedica un’ampia esposizione monografica allestita fino al 2 ottobre al Museo e Real Bosco di Capodimonte (sala Causa) e in altre due sedi dove sono presenti opere dell’artista: Palazzo Reale e Certosa e Museo di San Martino (capodimonte.cultura.gov.it). Ottanta le opere selezionate dai curatori, Stefano Causa e Patrizia Piscitello, per evocare il cammino di Battistello. Il quale, se da un lato fu fortemente influenzato dal genio di Caravaggio, a Napoli dal 1606, dall’altro se ne distaccò per essere stato, anche, disegnatore, frescante e incisore. Dal Seppellimento di Cristo della Fondazione Longhi al Noli me tangere (sopra: 1618 circa), uno sguardo completo sull’opera di questo artista che guardò molto anche alla lezione di Ribera, pittore spagnolo e altro grande protagonista della scena partenopea dal 1616. (edoardo sassi)