Corriere della Sera - La Lettura

È un cucciolo il figlio della donna senza figli

- Di ANTONELLA LATTANZI

C’è una donna avanti con gli anni sulla spiaggia di un villaggio colombiano che si apre sul Pacifico. Non è uno scenario da sogno. Questo versante della Colombia è una terra povera, con una natura feroce e rocce a picco sul mare frustate da onde altissime che non hanno pietà per nessuno. La spiaggia è sporca, sulla battigia si accumulano «i rifiuti che il mare portava o diseppelli­va: tronchi, buste di plastica, bottiglie». La donna si chiama Elodia, è triste anche se non lo dà a vedere e indica un punto della spiaggia. «L’ho trovata lì stamattina, a zampe all’aria», dice a Damaris. Damaris ha quarant’anni — l’età in cui le donne inaridisco­no, ha sancito la sua comunità —, è nera, non ha avuto figli, e sa quanto Elodia amasse la sua cagna. L’hanno avvelenata. Sei giorni prima, l’animale aveva partorito dieci piccoli che

hanno ancora aperto gli occhi. Senza la mamma moriranno. Damaris indica un cucciolo, chiede se può prenderlo. Elodia glielo porge. «È una femmina», dice.

Col suo quarto romanzo, La cagna — finalista al National Book Award 2020 e in Italia tra i primi titoli del nuovo corso de La Tartaruga, a cura di Claudia Durastanti — Pilar Quintana, che ha vissuto per anni nella natura impervia che racconta, costellata di villaggi poverissim­i, senza turismo, senza pace, solo baracche che resistono per un soffio alle intemperie e al tempo, rivela un piccolo, disperato mondo sferzato da un sole che soffoca o da piogge torrenzial­i che cancellano tutto. Abitato da un mare senza pietà, che si porta via o restituisc­e corpi di animali o di persone. Funestato da un bosco impenetrab­ile, una selva nerissima sopra la quale capita spesso di veder volteggiar­e gli avvoltoi, e dove le colpe che hai, gli errori che hai commesso, i dolori che ti hanno attraversa­to smettono di appartener­e al passato e ritornano. Come fossero di nuovo vivi. Come fossero di nuovo ora.

C’è stato un tempo di gioia. Damaris da piccola giocava con sua cugina e l’amico Nicolasito, alla conquista del mondo. Credeva nel futuro e non aveva paura di niente. Ma poi un giorno Nicolasito è stato spazzato via dalle onde che si abbattono sulle rocce. Unica testimone, Damaris, che si sente anche l’unica colpevole. Poi, quando Damaris stava per compiere 15 anni, sua madre è morta, colpita da una pallottola vagante. Tutto sembrava perduto, ma nella sua vita è comparso Rogelio, che lavora sui pescherecc­i. Si sono sposati. Hanno vissuto prima nel villaggio, poi sulla scogliera, nel capanno dei custodi di una grande casa di bianchi un tempo ricchi, in cui però non viene più nessuno da anni. Da quando è morto Ninon

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