Corriere della Sera - La Lettura
Volti e scatti di donne catturano una rivoluzione
Il ritratto e l’autoritratto fotografico come luogo di confronto, ma anche spazio del conflitto identitario. Forma che testimonia l’affermazione del sé e la conquista di un’identità sociale che le artiste, a cavallo tra Novecento e i primi anni del nuovo secolo, hanno faticosamente conquistato. È prorogata fino al 17 luglio al Magazzino delle Idee di Trieste la mostra Io, lei, l’altra. Ritratti e autoritratti fotografici di donne artiste (magazzinodelleidee.it; a cura di Guido Comis, in collaborazione con Simona Cossu e Alessandra Paulitti). Novanta opere ripercorrono la storia della fotografia degli ultimi cento anni con artiste come Wanda Wulz, Vivian Maier, Nan Goldin, Cindy Sherman, Marina Abramovic (sopra: Gillian Wearing, Me as Eva Hesse, 2019). O attraverso lo sguardo di uomini che le hanno immortalate, come Man Ray, Edward Weston, Henri Cartier-Bresson, Robert Mapplethorpe. Così l’occhio fotografico ha catturato un cambiamento epocale. (jessica chia)