Corriere della Sera - La Lettura
Un anno di tempo sospeso ma sull’isola non tutti sono d’accordo
Nel mondo della tecnologia azzeccando il giusto itinerario di carriera può capitare di arricchirsi in modo quasi esagerato. Così è successo a Riccardo Manes, divenuto esperto internazionale di sicurezza informatica e ingaggiato in ogni parte del mondo per risolvere i casi più delicati e complessi. Fra terrorismo, pedofilia e spionaggio industriale.
Ma essere sempre all’altezza delle aspettative dei committenti è spesso molto rischioso e logorante. Per questi motivi il protagonista di Incendio sul
mare, l’avvincente quarto romanzo di Pier Paolo Giannubilo pubblicato da Rizzoli, decide di cambiare vita. Può permettersi di mollare tutto e trasferirsi con la fidanzata nei luoghi della sua infanzia, per un anno sabbatico alle isole Tremiti, al largo della Puglia. Si concede tempo sospeso per decidere sul futuro. Ritorna in una cornice di natura selvaggia, nel panorama idilliaco fra baie incontaminate e antiche rovine, con un progetto di salvaguardia e sviluppo. Vuole valorizzare e modernizzare le strutture dell’arcipelago. Ma dopo una formale accoglienza, si scontra con ostilità e diffidenza.
In un crescendo di suspense e colpi di scena dovrà fronteggiare l’omertà e anche la violenza di coloro che non hanno alcun interesse a modificare lo status quo.