Corriere della Sera - La Lettura
COME I SOGNI PITTORICI DI CHAGALL
La scrittura musicale di Caetano Veloso è organica, coerente, sempre identificabile, le sue performance vocali attente, raffinate, analitiche. Si esprime con tecniche compositive legate al fauvismo ritmico e timbrico che si è generato in Brasile nella confluenza di culture musicali preesistenti e coloniali. Nello stesso tempo la sua musica è come disancorata dalla realtà musicale, il riferimento all’ambito stilistico della bossa nova e del tropicalismo è marginalizzato dalla capacità di creare suspence ritmiche, attese e ritardi, che rendono l’ascolto un’avventura dalle previsioni sempre disattese. Imensa ilha flutuante, la visione del Brasile di Veloso è anche applicabile alle sue melodie, che trasportano l’ascoltatore in un labirinto dove si perde presto l’orientamento, con un senso di beatitudine.
Crea una sovrapposizione di rimandi e citazioni stilistiche molto complessa, sempre però decantata in andamenti adagio e godibili. Il suo portoghese è un aspetto del suono, un connotato melodico, i testi sono parte integrante dell’elaborazione compositiva.
In questo senso raggiunge lo spaesamento elegante di Erik Satie, con la negazione di ritmi quadrati e la creazione di stasi e perdita della realtà temporale. Come Satie, Veloso non ritiene la sua musica un’opera d’arte, la propone con attitudine malinconica e dimessa, una musique d’ameublement (musica d’arredamento) raffinata e profonda. Le sue narrazioni sonore sono labirinti circolari che portano sempre verso il centro di un sisma formale silenzioso e nascosto, come in Giorgio Manganelli, con una scrittura precisa, attenta, analitica. Frammenti sonori sembrano staccarsi dal flusso ritmico e rimangono cantabili e individuabili, sembrano citazioni nostalgiche ma sono incisi originali, figure musicali che si stagliano sull’orizzonte acustico, come a volte i sogni pittorici di Marc Chagall. Si potrebbe dire di Caetano Veloso quello che John Cage disse proprio di Erik Satie: It’s not a question of Satie’s relevance. He’s indispensable (Non è questione di rilevanza di Satie. È indispensabile).
L’autrice, compositrice, dirige la Biennale Musica di Venezia