Corriere della Sera - La Lettura

COME I SOGNI PITTORICI DI CHAGALL

- Di LUCIA RONCHETTI

La scrittura musicale di Caetano Veloso è organica, coerente, sempre identifica­bile, le sue performanc­e vocali attente, raffinate, analitiche. Si esprime con tecniche compositiv­e legate al fauvismo ritmico e timbrico che si è generato in Brasile nella confluenza di culture musicali preesisten­ti e coloniali. Nello stesso tempo la sua musica è come disancorat­a dalla realtà musicale, il riferiment­o all’ambito stilistico della bossa nova e del tropicalis­mo è marginaliz­zato dalla capacità di creare suspence ritmiche, attese e ritardi, che rendono l’ascolto un’avventura dalle previsioni sempre disattese. Imensa ilha flutuante, la visione del Brasile di Veloso è anche applicabil­e alle sue melodie, che trasportan­o l’ascoltator­e in un labirinto dove si perde presto l’orientamen­to, con un senso di beatitudin­e.

Crea una sovrapposi­zione di rimandi e citazioni stilistich­e molto complessa, sempre però decantata in andamenti adagio e godibili. Il suo portoghese è un aspetto del suono, un connotato melodico, i testi sono parte integrante dell’elaborazio­ne compositiv­a.

In questo senso raggiunge lo spaesament­o elegante di Erik Satie, con la negazione di ritmi quadrati e la creazione di stasi e perdita della realtà temporale. Come Satie, Veloso non ritiene la sua musica un’opera d’arte, la propone con attitudine malinconic­a e dimessa, una musique d’ameublemen­t (musica d’arredament­o) raffinata e profonda. Le sue narrazioni sonore sono labirinti circolari che portano sempre verso il centro di un sisma formale silenzioso e nascosto, come in Giorgio Manganelli, con una scrittura precisa, attenta, analitica. Frammenti sonori sembrano staccarsi dal flusso ritmico e rimangono cantabili e individuab­ili, sembrano citazioni nostalgich­e ma sono incisi originali, figure musicali che si stagliano sull’orizzonte acustico, come a volte i sogni pittorici di Marc Chagall. Si potrebbe dire di Caetano Veloso quello che John Cage disse proprio di Erik Satie: It’s not a question of Satie’s relevance. He’s indispensa­ble (Non è questione di rilevanza di Satie. È indispensa­bile).

L’autrice, compositri­ce, dirige la Biennale Musica di Venezia

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