Corriere della Sera - La Lettura

La geografia del tempo

-

È il progetto per una scultura: un mobile logoro in legno, ricoperto da coperte di bronzo. Su un lato è collocata una celebre «mappa storica» (di John Sparks, del 1931) che tenta di visualizza­re quattromil­a anni della storia dell’umanità. Nell’opera di Tatiana Trouvé (Cosenza, 1968; vive a Parigi) ritroviamo una sequenza di realtà, sovrappost­e e assemblate in una dimensione apparentem­ente scombinata e confusa. In verità l’artista, una delle voci più interessan­ti dell’arte internazio­nale (una sua mostra in corso al Centre Pompidou e da Gagosian a Parigi), intende creare con le sue opere un simbolico spazio di «transizion­e» dove il tempo, l’ambiente e lo stesso sguardo dello spettatore agiscono nella costruzion­e di un vero Atlante del disorienta­mento, concetto che dà il titolo all’importante mostra del Beaubourg. Tatiana Trouvé è un’artista che lavora sui concetti fondanti della coscienza personale che diventa responsabi­lità collettiva: la memoria, la verità, la presenza, l’assenza. E lo fa, magistralm­ente, con la pittura, il disegno, la scultura: la sua è un’arte che mette in luce l’importanza dello sguardo sulla marginalit­à, sui tanti microcosmi, che accompagna­no la quotidiani­tà delle nostre esistenze. (gianluigi colin)

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy