Corriere della Sera - La Lettura
E già si lavora perché sia un ambiente sano
La guida di Alessio Carciofi sul web di domani, con un occhio alla scuola
Le ricerche sul web del termine «Metaverso» sono aumentate nel 2021 del 7.200 per cento. Basterebbe questo dato a far capire l’interesse per come il mondo sta cambiando. Un aiuto in più arriva in questo senso anche da Vivere il Metaverso (Roi Edizioni) di Alessio Carciofi, docente di marketing e esperto di rete e tematiche digitali. Che annuncia un nuovo Big Bang: «Se Web 2.0, social media e smartphone riescono a essere già così persuasivi, il Metaverso rivoluzionerà i meccanismi cognitivi e quella che le persone pensano essere la realtà». Con entusiasmo e ottimismo lo studioso invita ad abbracciare un futuro che in parte è già qui. Inteso come «un nuovo
e ambiente, una nuova ecologia digitale immersiva», il Metaverso è uno spazio dove reale e virtuale convivono e interagiscono. Pensando alla scuola, al concetto di immersive learning, Carciofi immagina un’aula che diventa laboratorio di esperienze: utilizzando occhiali di realtà virtuale si entra nelle epoche della storia, si osserva il funzionamento interno di una cellula... Chi seduto al proprio banco non sarebbe conquistato dall’idea di assistere o partecipare alle imprese del dio Zeus, di Ercole o Ulisse? E nelle gite scolastiche i ragazzi, grazie a smartphone e realtà aumentata, potranno sia passeggiare in un luogo sia vederlo com’era. In ambito sanitario e in quello del benessere della persona dispositivi indossabili come gli smartwatch già ora permettono ai medici di prendersi cura dei pazienti a distanza, monitorando i parametri, e invitano la persone sane a prendersi maggiore cura di sé stessi, facendo più attività fisica. Il metaverso è alla base di nuove esperienze culturali e artistiche, come i beni digitali Nft (Non-fungible token ); e del digital clothing, abiti e accessori digitali da far indossare ai propri avatar virtuali, su cui investono le industrie videoludica e della moda. Il saggio di Carciofi, scritto con linguaggio chiaro e molti riferimenti all’attualità, delinea le trasformazioni in atto con un’attenzione al digital wellbeing, ovvero a un «giusto e sano rapporto con la tecnologia». Al pari del Metaverso, avverte Carciofi «il benessere digitale è qualcosa che dovrà fare parte della nostra vita quotidiana».