Corriere della Sera - La Lettura
Pieter Bruegel il Vecchio in due metri di fantasia
Rébecca Dautremer ha realizzato una storia racchiusa in un’unica tavola extralarge. I cento personaggi che la animano vengono da lontano: «Da piccola mi perdevo dentro i dipinti dei maestri fiamminghi, pieni di scene nascoste»
Cento vite, un solo istante. Per oltre due metri di meraviglia. Rébecca Dautremer, magica regina dell’illustrazione per bambini (e non solo), per la nuova avventura del suo Jacominus Gainsborough, poetico coniglio bianco senza tempo, ha immaginato un unico enorme disegno che si apre in lunghezza. Dentro, in un libro illustrato, il dettaglio dei cento personaggi che affollano la scena. Il risultato è Un attimo soltanto, in uscita per Rizzoli. «Il mio obiettivo — racconta a “la Lettura” spiegandone la genesi — era rappresentare un unico istante di vita in una sola immagine che tenesse insieme tutto ciò che succede a ogni singolo personaggio. Per farlo, prima di tutto ho scritto il testo, immaginando che cosa potesse accadere a ognuno di loro. Dopo ho cominciato a pensare a una raffigurazione che potesse allo stesso tempo seguire le parole e funzionare dal punto di vista visivo. Ho lavorato per fondere il significato della storia con l’aspetto visuale: fatto questo, ho potuto giocare con i dettagli».
Hanno accostato il suo stile alle pitture fiamminghe. A chi si ispira?
«Sono molto affascinata da quella che chiamo genericamente pittura classica, e amo i colori e la texture dei fiamminghi, di Vermeer. Non posso dire che questi grandi autori mi ispirino: sarebbe troppo per me. Prendo dal passato quello che mi serve, quello che mi colpisce».
Catturare un istante: l’hanno influenzata i suoi studi da fotografa?
«All’inzio della mia carriera pensavo di diventare fotografa, ho studiato fotografia e grafica. Le circostanze della vita hanno fatto sì che diventassi un’illustratrice, cosa di cui sono felicissima, ma qualcosa delle mie passioni originarie è sopravvissuto nel mio lavoro attuale. Quando disegno, è come se fotografassi la scena che vedo nella mia mente, come se avessi una foto personale in testa».
Disegna animali, ma umanissimi. «Disegnare animali è più divertente che disegnare umani: hai a disposizione così tante forme di teste e corpi e poi ali, corna, becchi, tipi diversi di pelle, pelo... Gli uomini hanno tutti due occhi e un naso nel mezzo, non ci sono così tante opzioni. In più, disegnare animali mi permette di ambientare le mie storie in un mondo parallelo, che non è quello reale. I miei personaggi, però, non sanno di essere animali, loro si sentono umani e dell’animale hanno solo il volto: non troverai mai nei miei libri un coniglio che dice che ha voglia di mangiare carote».
Nel suo libro si va caccia di dettagli. «Da bambina amavo moltissimo i quadri di Pieter Bruegel il Vecchio, quelli in cui puoi scoprire così tanti piccoli dettagli: una coppia che si bacia di nascosto, un uomo che fa pipì dietro un albero, piccole cose che accadono mentre accade la scena maggiore. È quello che ho voluto fare anche io: spingere il lettore a immergersi e scavare nel mio mondo».
Ha lavorato nella moda, nel teatro... «Da ogni mondo che ho frequentato ho tratto qualcosa. Lo spettacolo dal vivo, per esempio, mi ha insegnato tanto. Credo che l’illustrazione sia in qualche modo simile al teatro, mi piace paragonare il foglio bianco alla scena vuota e quando disegno mi immagino come un fotografo pronto a scattare o come un regista che deve mandare in scena i suoi attori, realizzare la scenografia... Un buon esercizio è anche dover realizzare illustrazioni non per un libro ma per una locandina o per la cover di un album musicale: devi essere immediato, sintetico, non hai il tempo di spiegare come quando hai a disposizione le pagine di un intero libro. Dai film di animazione, invece, ho imparato a disegnare meglio i movimenti dei miei personaggi. Ogni esperienza mi ha dato qualcosa, più campi esploro più spero che i miei libri possano arricchirsi».
Per lei è importante anche la natura dell’oggetto-libro.
«Per la serie di Jacominus ho deciso fin dall’inizio che ogni nuovo libro avrebbe
i
L’autrice
Il bosco Yeti (2018) e (2019)
In alto: un particolare dell’illustrazione portante di Un attimo soltanto. A fianco: alcuni personaggi tra quelli che compongono la scena dovuto avere caratteristiche e forma diverse. A volte immagino prima l’oggetto della storia: per questo libro, per esempio, volevo realizzare un lavoro di grandi dimensioni. Ho pensato: ho solo un’immagine per dire tutto, deve essere un solo istante, cosa posso dire in un solo istante? E allora ho mescolato tante vite».
Racconta anche il dolore, la morte.
«Da piccola ero molto interessata alle storie degli adulti, ero curiosa di quello che i miei genitori si raccontavano in salotto sui soldi, la morte, l’amore, le cose dei grandi mi affascinavano molto di più delle piccole storie che si raccontano ai bambini. Credo che valga per tutti i bambini, ecco perché ho scelto di mostrare momenti belli e brutti della vita di Jacominus. So che è inusuale e che alcuni genitori potrebbero spaventarsi, ma spesso sono gli adulti che non sanno come condividere con i figli questi argomenti, non i bambini che non vogliono farlo. Non voglio essere troppo dark ma mostrare la realtà per quello che è. Spesso, nell’editoria per bambini, si tende a fare libri dedicati specificatamente a un tema difficile: la morte, la malattia, il divorzio. Io credo invece che questi, come ogni altro aspetto della vita, debbano essere inclusi in una storia “normale”: quello che volevo mostrare con Jacominus è che i momenti possono essere belli e brutti allo stesso tempo. È quello che mi piace della vita ed è quello che mostro nei libri».
A che cosa sta lavorando adesso?
«Ho in campo due progetti. Il primo è un nuovo titolo della serie di Jacominus: questa volta sarà un audiolibro. Al classico libro illustrato accompagneremo un cd o un codice da cui scaricare una traccia audio: ci sarò io che leggo la storia, ci saranno la musica che stiamo creando con i musicisti e tutti i rumori, il vento... Un libro sulla memoria: Jacominus e un suo amico proveranno a ricordare qualcosa che hanno dimenticato. L’altro progetto è totalmente differente, ed è una graphic novel per adulti».