Corriere della Sera - La Lettura
Il regista
Boris Nikitin (Basilea, Svizzera, 1979; a destra in una scena dello spettacolo Sul morire), figlio di immigrati ebrei ucrainoslovacco-francesi, è regista, autore, saggista e curatore di programmi culturali. Le sue produzioni investigano la linea sottile tra realtà e illusione, tra i fatti e la loro rappresentazione. Per le sue opere complete è stato insignito del Premio teatrale J.M.R. Lenz di Jena (Germania) nel 2017 e il Premio svizzero di teatro nel 2020. Nel 2013 ha dato vita al festival It’s the Real Thing, di cui è direttore artistico Il festival Il 51° Festival Internazionale del Teatro si svolgerà dal 15 giugno all’1 luglio, con la direzione di Stefano Ricci e Gianni Forte. In cartellone i protagonisti della scena contemporanea, tra i quali lo straordinario gruppo di attori-detenuti della Compagnia della Fortezza, guidato dal regista e drammaturgo Armando Punzo, Leone d’Oro alla carriera (Naturae, 15-16/6); la compagnia fiamminga premiata col Leone d’Argento FC Bergman, le cui architetture immaginifiche sfidano lo spazio fisico del teatro dando vita a spettacoli-mondo personali e polifonici (Het Land Nod, 17-18/6); i catalani El Conde de Torrefiel, fra gli esponenti di punta di un rinnovamento della scena europea (La Plaza, 2223/6); Tiago Rodrigues, pluripremiato drammaturgo, regista, attore e produttore portoghese, da quest’anno alla testa del Festival di Avignone (Catarina e a beleza de matar fascistas, premio Ubu 2022 per il miglior spettacolo straniero, 30/61/7); il regista Bashar Murkus con il Khashabi Ensemble, teatro palestinese indipendente creato all’interno dello Stato di Israele, ad Haifa (Milk, 24-25 giugno); Mattias Andersson, autore e regista svedese vincitore del Premio Ibsen 2007 (Noi che abbiamo vissuto le nostre vite di nuovo, 21-22/6). Il programma completo si può consultare sul sito della manifestazione labiennale.org/it/ teatro/2023