Corriere della Sera - La Lettura

Gli artisti

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I coreografi Emio Greco (Brindisi, 1965) e Pieter C. Scholten (Vlaardinge­n, Paesi Bassi, 1959: qui sopra, foto di Ruben Timman) sono gli autori di WE, the EYES che debutterà venerdì 23 giugno al Ravenna Festival (Teatro Alighieri; foto Alex Avgud) Il festival Cento alzate di sipario e oltre mille artisti coinvolti. Si inaugura mercoledì 7 giugno la 34ª edizione di Ravenna Festival intitolata Le città invisibili in omaggio al centenario della nascita di Italo Calvino (fino al 23 luglio). Musica, danza, teatro si intreccian­o nella riflession­e sul ruolo della città come crocevia culturale. Dopo la doppia inaugurazi­one del 7 e 8 giugno, protagonis­te Laurie Anderson e Martha Argerich (affiancata da Mischa Maisky), si avvicender­anno nei luoghi del festival AnneSophie Mutter, Beatrice Rana, Leonidas Kavakos, la Sinfonia Varsovia, Eleonora Abbagnato, Aurora, Stefano Bollani, i Tallis Scholars, il Tenebrae Choir, i King’s Singers, la compagnia Ick Dans Amsterdam di Greco e Scholten, Yefim Bronfman, Giovanni Sollima, Sergio Rubini, Federico Buffa, Moni Ovadia e Mike Stern. Il 7 e il 20 luglio Riccardo Muti dirige l’Orchestra Cherubini, sul cui podio salirà poi Julian Rachlin con Yefim Bronfman al pianoforte. Dai titoli che esplorano il volto terribile della civiltà (la Trenodia per le vittime di Hiroshima di Krzysztof Penderecki e la Sinfonia dei canti dolorosi di Henryk Górecki con la Sinfonia Varsovia) si passa al pacifismo con gli Acarnesi di Aristofane nella rilettura di Marco Martinelli, fino a Yellow Shark di Frank Zappa con il Parco della Musica Contempora­ry Ensemble ele Folk Songs di Berio proposte dall’Icarus vs Muzak Ensemble

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