Corriere della Sera - La Lettura

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- Milo Manara Umberto Eco La nave di Teseo di Antonio D’Orrico voto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Il nome della rosa

Per primo venne il kolossal di JeanJacque­s Annaud nel 1986. Umberto Eco non disse mai chiarament­e se gli fosse piaciuta o meno quella trasposizi­one per immagini del Nome della rosa, il suo romanzo più celebre. La critica fu salomonica (Paolo Mereghetti e Morando Morandini gli diedero due asterischi e mezzo su cinque). Al pubblico piacque molto (non quello americano). Eco bofonchiò qualcosa contro Sean Connery, magnifico protagonis­ta, non si lamentava della recitazion­e ma del fatto che l’attore voleva parlare sempre di calcio. Poi venne nel 2019 la miniserie Rai con John Turturro come Guglielmo da Baskervill­e. Eco non poté vederla. Adesso Milo Manara ha pubblicato la prima parte (mezzo libro) della sua visione a fumetti della storia dell’abbazia maledetta e ha fatto centro. C’è ritmo (più che nel romanzo), c’è la precisione dei codici miniati, c’è claritas ,ela claritas è tutto, come conferma Eco attraverso Guglielmo: «Vidi altre volte e in altri luoghi molti scriptoria, ma nessuno in cui così luminosame­nte rifulgesse la claritas, fonte di ogni bellezza e sapienza». E c’è anche Marlon Brando che presta il suo volto al protagonis­ta e questo è un risarcimen­to perché Brando fu una delle prime scelte di casting ma poi la cosa non quagliò. Sarebbe piaciuto a Eco questo Nome della rosa a fumetti? Il Professore amava il genere. Fu uno dei primi sponsor dei Peanuts di Charles M. Schulz che considerav­a un (il?) grande romanzo americano. E forse si identifica­va in Charlie Brown (Adso ha qualcosa di lui magari). I fumetti (quelli di Cino e Franco in particolar­e) sono molto presenti in La misteriosa fiamma della regina Loana, il romanzo più intimo di Eco. Manara, non a caso, premette al suo libro questa bella citazione di Eco in stile Woody Allen: «Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese». Una boutade, ma poi non tanto. Voto: almeno quattro asterischi aspettando il finale di stagione.

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Milo Manara (Lu- son, Bolzano, 1945)

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