Corriere della Sera - La Lettura

Il dottor Živago batte Avatar

- Di MAURIZIO PORRO Marcellino

Qual è il film che dal dopoguerra a oggi in Italia ha avuto più successo? Si risponde: Avatar (quasi 70 milioni di incasso). Ma si ribatte: Il dottor Živago, che nel 1965 ha avuto quasi 23 milioni di spettatori. E hanno ragione entrambi. Il successo del film in sala (non dvd, non tv, non piattaform­e) è da calcolare secondo le presenze, inutile fare complicati calcoli sulla valuta — lire, euro e inflazione. Vengono alla luce dai dati Cinetel alcune sorprese: per incasso vince Avatar (il recente sequel è sesto) seguito da quattro titoli con Checco Zalone, capitanati da Quo vado?, mentre è quarto Titanic, nono La vita è bella del multi Oscar Roberto Benigni (oltre 31 milioni). Si contano sei cine panettoni di Parenti da Natale sul Nilo, tutti tra 20 e 30 milioni, un bel bottino. Aldo, Giovanni e Giacomo sono presenti con quattro bestseller (oltre 28 milioni Chiedimi se sono felice): in questa stagione il loro è l’unico italiano fra i primi dieci (7 milioni d’incasso e 1 milione di presenze) in mezzo alla dittatura del fantasy americano. Poi troviamo Pieraccion­i, Miniero, Tim Burton (Alice), quattro episodi di Harry Potter, tre film del Signore degli Anelli eal 24° un solo Star wars: il risveglio della forza, oltre ai cartoon: totale 22 film italiani sui primi 50.

Cambia tutto con le presenze: primo Il dottor Živago, seguito dal Padrino e I dieci comandamen­ti: tre fonti letterarie diversamen­te nobili, Pasternak, Puzo e l’Antico Testamento. Trenta titoli italiani sui primi 50, molti spaghetti western (quasi 15 milioni Per un pugno di dollari) e molti classici anni Cinquanta, ma in classifica entra anche Pasolini col Decameron (più di 11 milioni), Bertolucci con Ultimo tango a Parigi (oltre 15), mentre Novecento supera i 10. Fellini batte Visconti: La dolce vita ha 13.617.148 mila spettatori, Il gattopardo quasi 13 e Rocco e i suoi fratelli 10.

Ci sono i kolossal americani, da Spartacus a Cleopatra a Ben-Hur ma anche Ulisse, 007, due Monicelli, due De Sica-Loren-Mastroiann­i. Contenuta la commedia italiana (Il medico della mutua e Nell’anno del Signore). Stupiscono L’amore è una cosa meraviglio­sa (12.600.000) e Da qui all’eternità (10.450.000); non stupisce l’erotico Malizia, una manciata di spettatori più di pane e vino che era per anime belle e pie.

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