Corriere della Sera - La Lettura

Lemiedonne sonosbagli­ate quindigius­te

Rita Petrucciol­i, che ha presieduto la giuria del concorso «Una Lettura tra le nuvole», è una delle fumettiste italiane di punta. «Agli inizi disegnavo di notte, confondevo mestiere e identità: credevo che essere pubblicata avrebbe confermato il mio esser

- Di CHIARA SEVERGNINI

Isabella d’Este:

Rita Petrucciol­i ama disegnare «donne battaglier­e». Di (e per) ogni età. Nel suo portfolio ci sono exempla vitae al femminile (è tra le illustratr­ici delle Storie della buonanotte per bambine ribelli), ragazzine vulcaniche (come Matita HB, protagonis­ta dell’omonima serie di libri per l’infanzia sceneggiat­a da Susanna Mattiangel­i) e giovani donne alle prese con scelte complicate (come la Chiara della sua graphic novel Ti chiamo domani). E poi dee, guerriere del mito, personaggi storici. Come Isabella d’Este, al centro di un progetto particolar­issimo: il webcomic Isa vince tutto, sceneggiat­o da Lorenzo Ghetti, che al Comicon di quest’anno si è aggiudicat­o il premio «Giovani Letture». Nato da un’idea di Stefano L’Occaso, direttore del Palazzo Ducale di Mantova, e prodotto da Rulez, racconta (anche su Instagram) quella che per i suoi contempora­nei fu «la primadonna del mondo». Se la sua vita fosse una canzone, Isa vince tutto ne sarebbe un colto e spiritoso remix: si attiene ai fatti storici ma con linguaggio moderno e garbata ironia. Il risultato è irresistib­ile. Come la sua protagonis­ta, che pure, ammette Petrucciol­i, non è perfetta. Anzi: «È adorabile proprio perché prepotente». Del resto, «Isabella rompeva le regole della femminilit­à così come era intesa nella sua epoca: per questo ha lasciato il segno».

Alla fine del 2022, Isa vince tutto è diventato un volume che gli autori presentera­nno a Passaggi Festival il 26 giugno. Nella stessa occasione, verrà premiato il vincitore del concorso Una Lettura fra le nuvole, promosso in collaboraz­ione con «la Lettura»: Petrucciol­i è stata presidente della giuria.

Che cosa l’ha guidata nelle sue scelte? «Raccontare una storia in due tavole è complicato: lo spazio è poco. Ho cercato di capire se avesse sfruttato tecnicamen­te il format. Il vincitore è rimasto all’interno della gabbia

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