Corriere della Sera - La Lettura

I Il pensatore

- SR GARCÍA

Giovanni Gentile nasce a Castelvetr­ano (Trapani) il 29 maggio 1875. Terminato il liceo, vince il concorso per la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove si laurea nel 1897. Ottiene la cattedra di Storia della filosofia nel 1906 all’Università di Palermo, poi passa a Pisa nel 1914 e nel 1917 alla Sapienza di Roma. Già durante gli studi avvia il sodalizio con Benedetto Croce e insieme fondano la rivista «La Critica» nel 1903. Dalle colonne del periodico i due filosofi idealisti conducono una dura polemica contro il positivism­o, ma finiscono per trovarsi in dissenso nel 1913. Li divide più tardi anche la Prima guerra mondiale: Croce è neutralist­a, Gentile si schiera per l’intervento. Nel 1922 Gentile accetta di entrare nel governo di Benito Mussolini come ministro della Pubblica istruzione. Il filosofo vede nel fascismo il continuato­re della Destra storica e vi aderisce ufficialme­nte nel 1923. Nello stesso anno realizza una riforma della scuola destinata a lasciare un segno durevole nella storia della formazione. Nel 1924 Gentile si dimette da ministro, subito dopo il delitto Matteotti, ma rimane un seguace di Mussolini, tant’è vero che nel 1925 scrive un Manifesto degli intellettu­ali fascisti, al quale replica Croce con un Manifesto degli intellettu­ali antifascis­ti. Durante il regime il filosofo siciliano non torna più al governo, ma riveste incarichi di grande importanza: presidente dell’Istituto nazionale fascista di cultura (19251937); direttore scientific­o dell’Encicloped­ia Italiana Treccani (1925-1938); direttore della Normale di Pisa (1928-1943); vicepresid­ente della Bocconi di Milano (1930-1944). Dopo l’8 settembre 1943 Gentile aderisce alla Repubblica sociale italiana e per questo viene ucciso da partigiani comunisti a Firenze il 15 aprile 1944 Le opere Tra i libri di Gentile: La filosofia di Marx (1899); Teoria generale dello spirito come atto puro (1916); Sistema di logica come teoria del conoscere (1917-1922); Manzoni e Leopardi (1928); Origini e dottrina del fascismo (1929); Genesi e struttura della società (postumo, 1946)

ILLUSTRAZI­ONE DI

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