Corriere della Sera - La Lettura

La maturità non è solo un risultato scolastico

Racconta l’estate di un adolescent­e: drink, letture e tradimenti

- Di ALESSANDRO BERETTA

Enrico è stato bocciato alla maturità e il sogno di partire da Roma in interrail con la sua ragazza Marta svanisce. Un elenco per punti racconta la sua situazione e apre Senza disturbare nessuno, terzo romanzo di Luca Giachi, disegnando un nodo che va dal punto «a» — «Sfiga e dolore come condizione inevitabil­e della quotidiani­tà» — al punto «d» — «Come cercare di perdere la verginità tenendo a mente che la prima volta deve essere amore» — e che non trova soluzione. Come scioglierl­o, nei diciotto capitoli raccontati in prima persona che percorrono un’estate e l’anno trascorso, sarà solo uno dei momenti di crescita di una storia di formazione raccontata con «dolce malinconia» e ironia.

Davanti ai risultati scolastici i genitori puniscono Enrico mandandolo a lavorare nel locale dello zio materno: il celebre Tangita a Fregene, un luogo frequentat­o da «ragazze bellissime in micro bikini» e maschi tamarri, entrambi ossessiona­ti dalla Smart come status symbol. Un ambiente lontano dalla sensibilit­à del ragazzo che sa, a sorpresa, mettersi in gioco, imparando ad ascoltare i consigli grezzi ma sensati dello zio e diventando amico, nel team, del bartender e ingegnere Mario, autore del drink risolutivo: «L’Eliminator­e di ragazze in micro bikini al Tangita».

D’altra parte, un motto che conta in diversi momenti dello sviluppo della storia è: «Chi non ama i contrasti, si perde pezzi importanti della vita». Enrico, ad esempio, che a scuola è sempre stato «il re del sei meno meno» si scopre per caso avido lettore in una biblioteca di Quarticcio­lo grazie alla biblioteca­ria Sara, più grande e di cui nel tempo si invaghisce. L’incontro con la lettura e la scrittura diventano mezzi per conoscere sé stessi e gli altri, per comunicare e per uscire da un impasse familiare che, per quanto inizialmen­te appaia come sfondo dei problemi di Enrico, è centrale.

Il protagonis­ta, infatti, ha scoperto per caso durante l’anno, bigiando, che sua madre tradisce il padre: lei lo sa e da allora, per vergogna, non gli parla più. Recuperare il rapporto con i genitori, come con il padre ben delineato nella parte finale del libro quando i due si separano, sarà il momento di crescita più complesso per Enrico. Per arrivare alla madre, invece, sarà fondamenta­le ritrovare nella casa del mare di Fregene una sua antologia delle poesie di Antonia Pozzi e condivider­e con lei la brutta di un tema in

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