Corriere della Sera - La Lettura
Il tempo con Reichs è stato gentildonna
Si dice che il tempo è galantuomo, e magari è pure una considerazio- ne sessista. In questo caso il tempo è stato, come dire?, gentildonna. Il caso è quello delle due scrittrici americane Kathy Reichs e Patricia Cor- nwell che si somigliano molto nelle cose che raccontano ma sono diverse come il giorno e la notte in tutto il resto. Una (Reichs), solerte studiosa universitaria (antropologa forense), sposata felicemente con un comandante dei Marines, spesso impegnata in missioni internazionali. L’altra (Cornwell), dalla biografia quasi da rockstar, prima giornalista, ancor prima sofferente di disturbi psichici nell’adolescenza, poi sposata e divorziata dal suo professore d’inglese diventato predicatore, sessualmente inquieta (coming out a 50 anni e nozze con la dottoressa Gruber), protagoni- sta di litigi finiti in tribunale e, in stato di alterazione alcolica, di spettacolari incidenti stradali alla Jimmy Dean. Patricia è sempre stata il modello lettera- rio di Kathy che ne imitò il fortunatissimo format e configurò la sua patologa forense Temperance Brennan alla Kay Scarpetta, l’investigatrice maestra di autopsie eroina dei romanzi cornwelliani. È stato lungo l’inseguimento coronato, però, dal sorpasso. Da tempo Patricia, che sembrava irraggiungibile, ha gettato la spugna mentre Kathy continua a sfornare thriller come quest’ultimo, Freddo nelle ossa, che non deludono i suoi tanti lettori. Certo Temperance non ha l’allure di Kay, è un po’ noiosa, petulante, ma questo caso, che la vede minacciata (assieme alla figlia, la reduce di guerra che somiglia alla nipote della dottoressa Scarpetta) da qualcuno assai crudele, organizzato e misterioso, resta avvincente (anche se persino io, non un fulmine in queste cose, ho capito chi era il colpevole quasi subito). Comunque, il tempo è stato gentildonna e la sgobbona Kathy Reichs alla fine l’ha spuntata sulla più talentuosa e affascinante Patricia Cornwell. Sembra la storia della cicala e della formica.