Corriere della Sera - La Lettura
Artisti, inchiostro e matite Mezzo secolo in famiglia
Corraini celebra i propri 5o anni con una mostra di che ritrae i compagni d’avventura del marchio editoriale. In queste pagine un’anteprima
Cinquant’anni vissuti in maniera artistica. Corraini, galleria e casa editrice, compie mezzo secolo e in virtù dello stretto rapporto con il mondo delle immagini ha chiesto a un artista di raccontarne la storia . Nasce così la mostra Un po’ di storia dell’arte, nell’ambito del Festivaletteratura, da mercoledì 6 settembre alla Galleria Corraini di Mantova (inaugurazione ore 18; via Ippolito Nievo 7a; fino al 15 ottobre). «Non volevamo una cosa celebrativa o nostalgica. Abbiamo chiesto a Fausto Gilberti — racconta a “la Lettura” Marzia Corraini, fondatrice con il marito Maurizio del marchio — artista con cui lavoriamo da 25 anni, di raccontare le persone che noi abbiamo incrociato e che sono diventate la nostra storia». In mostra ci saranno proprio i disegni di Gilberti, gli inediti ritratti degli artisti che hanno lavorato con Corraini e le immagini dedicate a grandi protagonisti del Novecento, alcune realizzate per libri mai pubblicati (Keith Haring, Jean-Michel Basquiat...). Alcuni di questi ritratti illustrano le pagine dedicate al festival di Mantova di questo numero de «la Lettura» e saranno appese alle pareti della Galleria Corraini.
Gilberti creerà poi nei giorni della manifestazione un’opera site specific, sempre collocata sulle pareti dello spazio espositivo: su fogli tabloid realizzati in una carta speciale (offerta da Fabbrica italiana lapis ed affini e da Canson) l’artista bresciano farà convivere, disegnandoli al momento, designer, illustratori, artisti, scrittori. Bruno Munari, Giosetta
Fioroni, Enzo Mari, Piero Dorazio; Michelangelo Pistoletto, Enrico Castellani, i fratelli Castiglioni, Marco Tirelli, Luigi Veronesi... «Gli abbiano dato un elenco di personaggi che fanno parte della nostra storia, ma il risultato di questo mix resta un mistero anche per noi. Sarà un’opera che cambierà in itinere», avverte Corraini. Durante il festival la performance artistica si arricchirà via via di nuovi personaggi e, nello stile irriverente di Gilberti, dei dettagli che li caratterizzano. Nella sala adiacente saranno esposte opere della galleria o libri pubblicati dalla casa editrice relativi agli artisti ritratti da Gilberti: «Una specie di quadreria che testimonia che quegli incontri ci sono stati e hanno dato frutti». In un’altra sala ancora ci saranno le tavole originali dei volumi realizzati dallo stesso Gilberti per Corraini, con schizzi preparatori, bozzetti e preview dei prossimi lavori. La mostra è la prima di una serie di iniziative di «un anno che ne vale 50», previste in Italia e all’estero.
Tra le successive: a fine settembre a Milano apre lo Spazio Munari (al posto della Libreria 121+), dedicato al geniale designer; a ottobre la Biblioteca Teresiana di Mantova accoglie la mostra di Protey Temen che esplora materiali antichi e vita quotidiana. «Conta lo sguardo che abbiamo sugli altri — conclude — ma anche quello degli altri su di noi: durante l’anno realizzeremo videointerviste con persone che dicono quello che per loro è importante di Corraini: un libro, un’opera, una mostra, un incontro».