Corriere della Sera - La Lettura
La coppia diabolica che fa stare male
Thomas Narcejac e Pierre Boileau erano due giallisti francesi. Un giorno si misero insieme in società e scrissero 43 romanzi. I più belli sono La donna che visse due volte, da cui il capolavoro di Alfred Hitchcock, e I diabolici, da cui un altro capodopera cinematografico, stavolta di HenriGeorges Clouzot. Nelle loro storie, che cominciarono a sfornare alla fine degli anni Quaranta, c’è una familiarità con la morte dovuta probabilmente alla guerra appena finita. Si dividevano il lavoro in maniera precisa: Boileau ideava la trama, Narcejac si occupava della stesura. Agivano separatamente. Probabilmente non erano due simpaticoni, come fa capire Pierre Lemaitre in Il giallo secondo me. Però, come racconta sempre Lemaitre, hanno rivoluzionato il genere. Alla (strana) coppia non piacevano né il giallo classico anglosassone (ormai attempato) né il noir (troppo violento e volgare). Eliminarono la figura del detective (ne detestavano la funzione consolatoria) e scrissero romanzi in cui il protagonista è la vittima e al lettore chiesero di immedesimarsi con essa. I romanzi di Boileau-Nar- cejac non si leggono, si vivono come un incubo. Uno degli incubi più terribili è raccontato in I volti dell’ombra.
Ve lo dico subito, a un certo punto vi sentirete male. Il protagonista è Hermantier, ricco e prepotente industriale che ha appena inventato, mentre l’eco dei bombardamenti ancora non si è spenta, una lampadina di prodigiosa potenza. Vorrebbe lanciare il nuovo prodotto ma non può farlo perché un incidente lo ha privato della vista. La moglie lo costringe a riposare al mare. Nel- la villa ci sono pure il suo socio in affari, il fratello di Hermantier, un simpatico scavezzacollo (donne e gioco), l’autista e la cameriera. La vita di Hermantier è ormai un inin- terrotto gioco di mosca cieca. E pure il lettore giocherà a questa tragica mosca cieca. Narcejac (1908-1998) e Boileau (1906-1989) erano due borghesucci che se la tiravano un po’ (dice Lemaitre), ma sono stati due maestri assoluti.