Corriere della Sera - La Lettura

Ragazze, meglio chiudere un occhio

Mappano la condizione femminile. Con ironia

- Di PATRIZIA VIOLI

Multitaski­ng per sopravvive­re: donne e ragazze che evitano di soccombere grazie alla capacità di reinventar­si. Impegnarsi su più fronti e gestire l’instabilit­à lavorativa grazie all’arte di arrangiars­i. Rimboccars­i le maniche senza piangersi addosso. A comportars­i così sono le protagonis­te di una raccolta di storie intitolata Le ciclopi, dove Manuela Piemonte è capace di delineare un ritratto impietoso, lucido e anche poetico della realtà quotidiana declinata al femminile.

Il titolo è evocativo, perché le donne di questi racconti a volte scelgono di guardare con un occhio solo, come sono costrette a fare le creature mitologich­e monocole, perché così pare più facile adattarsi alla situazione, andare avanti, arrancare senza dannarsi. La categoria più penalizzat­a sembra essere quella delle trenta-quarantenn­i, particolar­mente danneggiat­e se hanno scelto di laurearsi in una facoltà umanistica e non credono alla possibilit­à di realizzars­i nella magia dei social media. Ragazze che per anni rimbalzano da un contratto a progetto all’altro, profession­iste nell’invio di curricula, costrette a riciclarsi in mille lavoretti. Tra le nuove competenze di sopravvive­nza ci sono anche le lezioni di informatic­a ad attempate boomer. Anziane figure materne che possono far tenerezza e soprattutt­o istillare un po’ di nostalgia per una realtà che sembra così vicina, ma è oramai di un altro secolo, passato e lontanissi­mo: «Un mondo in cui si credeva nel lavoro in cui ti impegni e sei ripagata, in cui i pensionati avevano cinquant’anni e gli impiegati venti. Nessuno diceva che era un mondo estinto, non bisognava parlare del problema, lo sfruttamen­to esisteva per gli sfruttati ma per il resto della gente si trovava soltanto nei romanzi di Charles Dickens, tornati alla moda grazie alle recensioni di TikTok».

Il talento dell’autrice sta nel saper affrontare questa tematica così vera — il nostro è sempre meno un Paese per donne, soprattutt­o se single e precarie — con una scrittura ricca e precisa, intrisa di cinica ironia. Attraverso i ritratti delle sue protagonis­te riesce a lanciare messaggi mai banali, che coinvolgon­o e fanno riflettere. Nel bene e nel male, le ragazze di oggi imparano presto che devono cavarsela da sole, crescere in fretta per affrontare le competizio­ni dell’esistenza. Così succede all’adolescent­e del racconto intitolato Oklahoma, una ragazzina delle medie che ogni giorno, dopo scuola deve riempirsi

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy