Corriere della Sera - La Lettura
La creatura inafferrabile che viaggia nel corpo
Un romanzo sperimentale e ambizioso che si muove tra diversi stili di scrittura. Di Mappe dei nostri corpi spettacolari, in uscita venerdì 23 febbraio per il Saggiatore (traduzione di Paola Moretti, pp. 456, e 20) l’autrice, Maddie Mortimer, parlerà con Eloisa Morra in un incontro a Testo, sabato 24 nella Sala Ginzburg della Leopolda. Mortimer, britannica, classe 1996, è al suo esordio nella narrativa: il romanzo è entrato nella longlist del Booker Prize (la giuria lo ha definito «commovente fin nelle viscere») ed è stato premiato con il Desmond Elliott Prize.
Mappe dei nostri corpi spettacolari è la storia di Lia, giovane donna, scrittrice e illustratrice di libri per bambini, sposata con Harry e madre dell’adolescente Iris. Nelle prime pagine Lia scopre che il cancro che pensava di avere sconfitto è di nuovo lì: «Il dottore disse che c’erano brutte notizie. Era tornato. Non sentì il resto. La stanza si era svuotata di ogni suono». Mortimer mescola versi e prosa, costruisce sulla pagina variazioni tipografiche fluide con caratteri e spaziature diverse, esplora il linguaggio in ogni modo.
A raccontare la storia di Iris e della sua famiglia è (anche) una creatura inafferrabile che sembra non essere né umana né non umana: «Io, capriccio nero, abbozzo di pensiero, mi sono dischiuso lì dove lei comincia; non più grande di un capillare, non più saggio di un melone e piuttosto ottimista riguardo alla vita che avrei condotto. Da allora ho provocato dolore lungo tutti i suoi confini». Gioiosa e malevola, la creatura si muove all’interno del corpo di Lia esplorandone gli organi e moltiplicando le cellule.
Mentre la malattia avanza Lia ricorda la sua infanzia, evoca segreti e una storia d’amore nascosta cercando una fragile e provvisoria felicità.