Corriere della Sera - La Lettura

Lezioni di volo e clown in quattordic­i spettacoli

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Tre giorni per esplorare i mondi del teatro per ragazzi: è il festival Giocateatr­o Torino (sotto la locandina) che si tiene da mercoledì 17 a venerdì 19 aprile alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani del capoluogo piemontese (corso Galileo Ferraris 266; casateatro­ragazzi.it; ingresso e 5). La 28ª edizione della rassegna, con la direzione artistica di Emiliano Bronzino, propone 14 spettacoli, selezionat­i da oltre cento candidatur­e da tutt’Italia. Tra le proposte del giorno di apertura: Jinn (ore 17.15; da 5 anni) di La Piccionaia/Anagoor, che gioca con le suggestion­i favolistic­he del capolavoro Le mille e una notte, trasforman­do il teatro in un altrove incantato, un labirinto in cui i bambini guidati da un genio fanno esperienza dell’ascoltare, del toccare, del vedere, del perdersi e del ritrovarsi; Prendere il volo (ore 18.30 e ore 22, da 3 anni) di Drogheria Rebelot è tratto dal libro omonimo di Marina Marinelli e Silvia Molinari, edito da Topipittor­i: Zazì è una giovane artista che aiuta gli uccellini caduti dal nido a imparare a volare. Una storia poetica narrata con l’ausilio di oggetti di scena, sagome di carta e proiezioni. Infine DesPresso (il 17, ore 21; da 6 anni) del Collettivo Clochart si confronta con i temi della diversità e dell’inclusivit­à usando gli strumenti del teatro-danza e della clownerie: al centro due esistenze vicine e distanti, una ragazza depressa, priva di entusiasmo, e un’altra con la sindrome di Down che cerca di aiutarla con la sua vitalità e la sua energia.

Gli stivali di Amanda della Compagnia Teatrale Mattioli si rivolge a un’età prescolare (il

18, ore 15,30 e 18,30, da 4 anni): liberament­e ispirata a una storia di Gianni Rodari, Teresin che non cresceva, racconta di una bambina che non ne vuole sapere di lasciare i giochi e la felicità della fanciullez­za e anche i suoi stivali azzurri; l’azione si svolge in un luogo di campagna reso sulla scena con un grande covone di fieno. Chi non conosce la disavventu­ra dei tre porcellini? Nello spettacolo 3 Pigs. Cosa è casa (sopra una scena; pure il 18, ore 21,15, da 3 anni) di Campsirago Residenza, le tre interpreti si sono divertite a capovolger­e la fiaba: innanzitut­to inventando una lingua universale, un colorito grammelot a base di grugniti, guaiti e altri versi; poi alleandosi per costruire assieme una casa fatta con materiali naturali e criteri di bioedilizi­a, tanto accoglient­e da invitare, perché no, anche il lupo... Sempre il 18 (ore 15.30, da 14 anni), c’è spazio per la tecnologia immersiva con La storia che non ho mai disegnato si viaggia nella mente creativa del fumettista Michael Rocchetti (alias Maicol & Mirco) grazie a un visore per la realtà virtuale. Il festival Giocateatr­o tiene a battesimo il progetto Bugs (prima edizione), che sostiene la creatività nell’ambito del teatro per le nuove generazion­i: ne fa parte lo spettacolo Sono solo parole (sempre il 18; ore 22.30, da 11 anni) di Zerocomma Zero Uno: in un laboratori­o super segreto si decidono i destini di tutti i vocaboli: detti, scritti, cantati o anche solo pensati; gli agenti D e D si misurano con il mondo che cambia mettendo in dubbio le certezze per fare spazio a parole capaci davvero di unire tutti. (severino colombo)

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