Corriere della Sera - La Lettura
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Una lingua stretta tra il mare e i monti. La Liguria è una terra che ha dato i natali a grandi letterati come Eugenio Montale e che ha offerto ispirazione ad altri come Italo Calvino e Charles Dickens. Dante Alighieri attraversò questi luoghi e ne rimase profondamente affascinato, tanto da dare loro spazio nella Divina Commedia. Nel terzo canto del Purgatorio, il poeta unisce le due estremità della Liguria — Lerici (La Spezia) e i dintorni di Ventimiglia (Imperia) — per descrivere la ripidità di ascesa della montagna del Purgatorio. Come tributo, quei versi sono stati affissi nel piazzale Bellavista di Lerici, e sul lungomare è stata sistemata una scultura che raffigura propio Dante. A testimoniare la vicinanza dell’Alighieri alla Liguria, c’è un altro passo del Purgatorio: viene citato il borgo di Noli (Savona) per rappresentare un’altra salita impervia, lungo le pareti dell’Antipurgatorio. A ricordare i versi una targa affissa nella Loggia della Repubblica a Noli. In Liguria, inoltre, il poeta toscano era stato chiamato per avviare le trattative di pace tra il vescovado di Luni e i marchesi Malaspina: lo ricorda un’iscrizione sul palazzo Roderio di Sarzana.
Dirigendosi verso l’estremo Ponente si trovano le testimonianze del passaggio di Italo Calvino, Salvatore Quasimodo, Camillo Sbarbaro... Calvino, nato a Cuba, trascorse gli anni giovanili a Sanremo (Imperia). Nei pressi della casa dove visse con i genitori — villa Meridiana — non è presente una targa commemorativa ma ne è presente una in piazza Nota che ricorda i suoi anni al liceo Cassini. Se l’entrorerra è lo scenario del romanzo resistenziale d’esordio di Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, a Sanremo, per celebrare i suoi luoghi, esiste un itinerario letterario creato dalla giornalista e scrittrice Laura Guglielmi con l’Università di Genova, e descritto nel libro Italo Calvino e Sanremo. Alla ricerca di una città scomparsa (Il Canneto, 2023). A suggellare il rapporto stretto tra lo scrittore e la città anche l’intitolazione del lungomare e di una scuola.
S’innamorò dell’estremo ponente ligure anche Salvatore Quasimodo, Nobel per la Letteratura nel 1959. A Ventimiglia, in via Trossarelli, una targa con la poesia Foce del fiume Roia (da Oboe sommerso, 1932) ricorda la casa dove soggiornò negli anni Trenta. Una targa dedicata al poeta siciliano si trova anche sul Muretto di Alassio. La parete, che contiene celebri autografi, porta anche il segno di Ernest Hemingway: lo scrittore statunitense aveva ideato il Muretto insieme con Mario Berrino, proprietario del Caffè Roma di Alassio (Savona), dove l’autore de Il vecchio e il mare trascorse alcune estati. Per Hemingway, la Liguria fu sempre una meta di passaggio: soggiornò anche a Genova e nella vicina Rapallo, dove nell’Hotel Riviera scrisse il racconto Gatto sotto la pioggia (da Our Time, 1925).
A tornare spesso nel Savonese, dove riposa, anche l’ex presidente della Repubblica Sandro Pertini, qui tra gli scrittori perché autore di un volume di memorie,
Sei condanne, due evasioni. A Stella la sua casa natale è oggi un museo.
Sempre in provincia di Savona, il borgo di Spotorno ospitò due autori, il poeta ligure Camillo Sbarbaro e l’inglese David Herbert Lawrence. Il primo vi trascorse le vacanze estive da giovane, per poi trasferirsi qui in un primo momento nel 1941 e una seconda volta, definitivamente, nel 1951. Nella residenza di via Finale Ligure 9 è presente una targa che lo ricorda come «estroso fanciullo». In quest’angolo di Liguria il poeta mise insieme una collezione di muschi e licheni, conservata oggi nel museo Camillo Sbarbaro-Scampoli Multimediali a Santa Margherita Ligure (Genova), luogo di nascita. Il museo custodisce anche manoscritti e fotografie
Appuntamenti Molti gli incontri dedicati alla regione ospite, tutti presso la Sala Liguria, Padiglione Oval. Si parte giovedì 9 (ore 10.30) con Liguria a tavola, un approfondimento sulla storia e le caratteristiche, attraverso prodotti e ricette, di una cucina famosa in tutto il mondo. Con Renata Briano, Claudio Pasquarelli, Stefano Pezzini, Carla Scarsi e Davide Siviero e la collaborazione delle Edizioni Erga e Marco Sabatelli. Tra gli altri appuntamenti: Storie di liguri nel Nuovo Mondo, sempre il 9 (ore 15), alla scoperta degli esploratori, oltre a Cristoforo Colombo, che hanno messo piede sui territori americani, con Rita Migliaro e Massimo Minella in collaborazione con il Comune di Moneglia e De Ferrari Editore. In chiusura di giornata (ore 18) Genova panoramica sulla letteratura ligure tra reati e delitti con Luisa Ferrari, Gino Marchitelli, Maria Masella e Alessandro Maurizi, in collaborazione con Fratelli Frilli. Venerdì 10 spazio al doppio appuntamento scoprire (ore 10.30 e 11.45), un viaggio, tra proiezioni e narrazioni, dedicato ai luoghi più belli della regione. L’11 l’incontro Narratori contemporanei (ore 10.30) con Claudio Gava, Ugo Moriano e Gino Rapa tra narrativa, fiction e saggistica. A seguire Narratrici contemporanee (ore 13.30): Cecilia Gozzoli e Donatella Mascia daranno voce ad Astrid, giovane avvocata, e a Sadia, bengalese in Italia. Il 12 il focus storico Genova nel Medioevo (ore 19): Aurora Cagnana e Maddalena Giordano, in collaborazione con Philobiblon, porteranno alla scoperta delle numerose torri cittadine tra XII e XIII secolo. Lunedì 13 si parlerà anche di sport (ore 14). Connesso a Genova Capitale europea dello Sport 2024, l’incontro Liguria terra di sport vedrà Francesca Galleano, Armando Napoletano, Gianluca Parenti e Andrea Pavan ripercorrere la storia calcistica ligure, compreso lo scudetto vinto dallo Spezia nel 1944
che ne raccontano la vita e ne illustrano l’estetica. A Santa Margherita Ligure sono due le iscrizioni che ricordano Sbarbaro: una nella casa natale in via Roma 43, l’altra all’interno della stazione ferroviaria, dove si legge una poesia di Rimanenze. Prima del trasferimento definitivo a Spotorno, Sbarbaro aveva vissuto anche a Genova, in via Montaldo 13, dov’è affissa una targa che menziona «la strada di casa del poeta». Nell’entroterra di Genova, inoltre, per ricordare i luoghi da lui attraversati e menzionati, è stato ideato il «percorso della memoria, sulle tracce di Camillo Sbarbaro», un sentiero che raggiunge la collina di Montesignano.
A Spotorno si sentì a casa David Herbert Lawrence. Arrivato qui nel 1925, lavorò a diversi racconti e trovò ispirazione per lo «scandaloso» romanzo L’amante di Lady Chatterley (1928). La città ne ricorda con due targhe il soggiorno: presso villa Bernarda — oggi in via Lawrence — e presso l’Hotel Miramare, sulla via Aurelia. L’inglese, come tanti altri, visitò anche l’estremo Levante, dove il golfo di La Spezia è ribattezzato il «Golfo dei Poeti». In particolare, a Tellaro (frazione di Lerici), è stata intitolata una via a Lawrence, proprio dove si trova la villa di Mario Soldati, poeta piemontese cui è dedicata una targa all’ingresso del paese.
Tra i grandi autori che soggiornarono qui sono da citare il poeta Percy Bysshe Shelley e la moglie Mary, autrice di Frankenstein (1818): si stabilirono nella villa Magni — chiamata poi anche villa Shelley — nella frazione di San Terenzo a Lerici (La Spezia) dall’aprile al settembre 1822, fino a quando Percy morì in un naufragio al largo di Viareggio. A ricordare la loro presenza una targa sulla facciata della villa. Nella villa Magni, a essere ospitato dagli stessi Shelley anche Lord George Byron: una leggenda narra che il poeta, grande nuotatore, abbia compiuto la traversata a nuoto da Porto Venere (La Spezia) a San Terenzo. La grotta da cui sarebbe partito, luogo dove amava ispirarsi, ne ha preso il suo nome.
Poco lontano, la frazione di Bocca di Magra (Ameglia) ha accolto in villeggiatura, tra i tanti, Giulio Einaudi, Vittorio Sereni, Marguerite Duras, Guido Piovene, letterati che qui fondarono la Società degli Amici di Bocca di Magra per discutere di letteratura e tanto altro.
Il mare della Liguria è stato amato anche da Guy de Maupassant, che, come ricorda una targa a Portofino, «nel settembre 1889 sostò col suo veliero Bel Ami trovando ispirazione al suo genio». Ispirazione che gratificò anche il poeta Francesco Petrarca per il poema latino (incompiuto) Africa (1397).
Le Cinque Terre furono meta del premio Nobel Eugenio Montale, i cui Ossi di seppia sono intrisi di asperità liguri. Il poeta fin dall’infanzia trascorse le estati nella dimora da lui chiamata «pagoda giallognola», a Monterosso al Mare (La Spezia). Sulla facciata di villa Montale oggi si legge una targa commemorativa; inoltre, la zona circostante è un parco letterario. A essere ricordata è anche la casa natale di Montale a Genova, in corso Dogali — che dà anche il titolo a una sua poesia — e anche qui è stata apposta una targa.
Genova — la città di poeti come Giorgio Caproni ed Edoardo Sanguineti, per non dire di cantautori come Umberto Bindi, Fabrizio De André e Luigi Tenco — ha ospitato, con la sua provincia, anche Charles Dickens e Giosue Carducci. Il primo visse qui tra il 1844 e il 1845: nella villa Bagnarello e in seguito nella villa Pallavicini; mentre nella vicina Arenzano fu ospitato Carducci che, nella residenza del conte Eugenio Figoli, compose In una villa (testo contenuto in Rime e ritmi, 1898), oggi riportata da un’iscrizione sul palazzo Sant’Antonio.
Una grande scrittrice romana trascorse l’ultimo periodo della vita a Rapallo: Anna Maria Ortese. In suo ricordo sono stati intitolati i giardini ed è stata posta una targa nella casa di via Mameli 170. A Rapallo, una targa in piazzetta Est ricorda anche il soggiorno del filosofo Friedrich Nietzsche: «Qui componeva la prima parte dell’opera
Così parlò, a tutti loro, la Liguria.