Renzi non c’è, slitta la festa Expo
National day rinviato a venerdì. Ma confermata la parata dell’orgoglio italiano
Matteo Renzi non verrà oggi all’Expo perché passerà a Roma la Festa della Repubblica. La modifica nel programma del premier (che inizialmente era «previsto» a Milano) è stata comunicata ieri. All’Expo si terrà comunque la giornata dell’«Orgoglio italiano». L’arrivo di Renzi in città è rimandato al 5 giugno.
Della serie non pestiamoci i piedi tra italiani proprio nel giorno dell’Italia. E così alla fine, contrordine, il premier Matteo Renzi non verrà all’Expo oggi perché la «Festa della Repubblica» ovviamente si fa a Roma. E lui là starà. Mentre quella dell’Expo — qualcuno se n’è accorto — è un’altra cosa e infatti si chiama «National Day»: che ieri sera hanno deciso di rinviare al 5 giugno, venerdì prossimo, quando all’esposizione universale insieme con Renzi verrà anche il presidente Sergio Mattarella.
Non che la giornata di oggi, peraltro, si ritrovi improvvisamente svuotata. Anzi. Il 2 giugno della Repubblica Italiana sarà comunque l’inizio di una intera settimana di celebrazioni che gli organizzatori dell’Expo hanno deciso di intitolare «Orgoglio Italia». E ha vissuto una vigilia, ieri, in cui la folla in visita ai padiglioni ha fatto letteralmente il botto anche sulla base di una pura percezione. Molti ristoranti, soprattutto i chioschi e i locali più piccoli, hanno esaurito i rifornimenti sin dal tardo pomeriggio e non è stato facile, per parecchi di loro, andare a far la spesa in extremis tenendo anche conto dei sistemi di sicurezza per cui ogni cassa o scatola in entrata all’Expo deve superare una serie di controlli che farli di notte è un conto ma di giorno è un’altra cosa. «Non ho ancora statistiche ufficiali — ha detto ieri sera il commissario Giuseppe Sala — ma credo che in questo primo giorno di giugno stabiliremo un record assoluto di visitatori. Prevediamo che il flusso andrà aumentando e che siano in arrivo molti stranieri soprattutto dalla Cina e dall’Oriente. Con l’inizio delle vacanze in Europa, comunque, ci aspettiamo tanti arrivi anche da Svizzera, Germania, Belgio e Francia».
Tra gli stranieri in arrivo a giugno ce ne saranno alcuni più importanti di altri. Per esempio e come si sa il presidente russo Putin, il premier britannico Cameron, la first lady Michelle Obama. Si prevede che ogni volta in cui arriverà uno di questi rispunterà di nuovo anche Renzi.
Ma oggi intanto si comincia a far festa. E perché nessuno se lo dimentichi ogni visitatore che varcherà i tornelli, dalle 10 di questa mattina, riceverà in dono una bella spilla con la scritta «Orgoglio Italia». Alle 11 avrà luogo la prima esibizione (durante la giornata ce ne saranno altre due) del Coro Giovanile Italiano e dei suoi ragazzi tra i 18 e 24 anni provenienti un po’ da tutto il Paese. Molti padiglioni, anche stranieri, contribuiranno alla festa. Ci sarà persino un gelato tricolore nato apposta per l’occasione.
Il momento clou sarà comunque alle 5 del pomeriggio quando davanti all’Expo Centre (il lato del decumano dove si arriva col metrò) si riuniranno oltre 600 uomini e donne in rappresentanza delle migliaia (quasi diecimila solo tra operai e allestitori, alla fine) che l’esposizione universale di Milano hanno materialmente contribuito a «farla». Oggi si uniranno in un grande corteo al seguito di una marching band cui si aggiungeranno via via tutti quelli che vorranno. In testa alla parata i ragazzi del Servizio Civile Nazionale. All’incrocio col cardo si disporranno a formare la scritta «Italia». Gran finale all’Albero della Vita.