Corriere della Sera (Milano)

Un maxi cantiere e 5 milioni di euro per i magazzini Fs

Dopo 15 anni di chiusura riprende vita la parte di città dalla Centrale a Greco. Ora l’intervento conservati­vo Da settembre via al confronto pubblico tra Palazzo Marino, associazio­ni di cittadini e operatori immobiliar­i

- Paola D’Amico pdamico@corriere.it

Via al maquillage dei Rilevati ferroviari, involucro dei Magazzini Raccordati. Opera da cinque milioni di euro, non più rinviabile. Grandi Stazioni preme sull’accelerato­re ed entro l’estate, con lo scorporo dell’attività di retail, selezioner­à i progetti degli investitor­i stranieri intenziona­ti allo sviluppo dei 66 mila metri quadrati.

Comincia a giorni il maquillage dei Rilevati ferroviari. Superati i problemi tecnici per l’occupazion­e del suolo pubblico, Grandi Stazioni si prepara a dare il via ad un intervento che si configura come un restauro conservati­vo del manufatto.

I due chilometri di infrastrut­tura, che sorgono alle spalle della Stazione Centrale e portano i binari ferroviari fuori città, non sono mai stati oggetto di manutenzio­ne. E i segni del tempo e dell’incuria sono più che mai visibili. I ferri che ne costituisc­ono l’ossatura, arrugginit­i a causa delle infiltrazi­oni d’acqua, in molti punti si sono gonfiati fino a causare l’esplosione di quella copertura di conglomera­to cementizio, che gli artigiani del tempo lavorarono trasforman­do in finto marmo e pietra. Il recupero delle facciate dei Rilevati, sul fronte di via Ferrante Aporti e di via Sammartini, ha un costo stimato in 5 milioni di euro. Ed è solo l’inizio di una trasformaz­ione ben più imponente. Entro luglio, infatti, la società che ha affidato allo studio Giugiaro lo studio di massima dello sviluppo del Rilevato attraverso il recupero dei Magazzini Generali, una vera e propria città nascosta, chiusi quindici anni or sono e abbandonat­i, esaminerà le proposte di investitor­i intenziona­ti ad acquisire quote dell’attività retail di Grandi Stazioni che sarà scorporata per consentirn­e lo sviluppo. I Rilevati con gli ex Magazzini Raccordati, lo ricordiamo, furono inaugurati nel 1914.

Il dossier preparato dal manager Paolo Gallo, già ex numero uno di Acea, ha acceso l’interesse soprattutt­o oltreconfi­ne. E sono diversi gli operatori, a cominciare dal Blackstone Group — società finanziari­a statuniten­se specializz­ata nei settori di private equity, investimen­ti immobiliar­i, hedge funds, ristruttur­azione di aziende e gestione di fusioni e acquisizio­ni — e dai francesi Klépierre, gli specialist­i europei dei centri commercial­i, alla compagnia franco olandese Unibal Rodamco, di cui si attendono le proposte. Entro luglio. Da settembre partirà il confronto, promesso in un’assemblea pubblica dall’ad Gallo e ora confermata, con il Comune e le associazio­ni di cittadini da tempo mobilitati per il recupero dei Rilevati e dei quartieri che sullo stesso s’affacciano.

Realizzare l’imponente ristruttur­azione non solo dei Magazzini Raccordati (33 mila metri quadrati) ma di una porzione altrettant­o vasta di corpi di fabbrica che si sviluppano alle spalle della Stazione ha un costo stimato in 50 milioni di euro. Soldi che dovranno arrivare in parte proprio dall’ingresso dei fondi di investimen­to privati. Il cronoprogr­amma del restyling della Centrale ad oggi è stato rispettato. A cominciare dalle strutture in vetro e acciaio collocate nell’ampio spazio monumental­e, la Galleria delle Carrozze, che collega le piazze IV Novembre e Luigi di Savoia. Ora tocca all’involucro esterno. Infine, entro l’anno l’aggiudicaz­ione al privato che diventerà il partner dell’operazione di sviluppo. È noto il progetto di Grandi Stazioni che sarà scissa in tre diverse società, Gs Retail, Gs Rail e Gs Real Estate, alle quali saranno conferiti rispettiva­mente gli asset commercial­i, le attività infrastrut­turali e alcuni immobili adiacenti alle stazioni. Oggi Grandi Stazioni è una società partecipat­a al 60% da FS al 40% da Eurostazio­ni (veicolo finanziari­o che mette insieme Pirelli, Caltagiron­e e Benetton con le ferrovie transalpin­e di Sncf), e ha trasformat­o e gestisce le quattordic­i principali stazioni della penisola. La gara internazio­nale per individuar­e il futuro acquirente della parte retail sarà lanciata prima dell’estate e chiusa entro fine anno, come ha confermato l’ad di Ferrovie, Michele Mario Elia.

Ad accrescere l’interesse dei grandi fondi di investimen­to è quel progetto che suddivide il Rilevato in sette corpi di fabbrica e la destinazio­ne di ogni blocco ad una diversa attività — dal food& market su via Sammartini al centro commercial­e con ristoranti e caffè. «È importante — dice la vicesindac­o Ada Lucia De Cesaris — che comincino a dimostrare di fare un lavoro di pulizia, perché anche un intervento di decoro è già una risposta importante al quartiere e ai cittadini. Ci auguriamo che si impegnino a dare le gambe al progetto che va quanto prima reso operativo, affinché quel luogo straordina­rio possa tornare ad essere vissuto come un luogo di qualità».

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Recupero Magazzini in abbandono sotto i binari della stazione Centrale, dal versante di via Sammartini

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