Corriere della Sera (Milano)

Anteprima d’estate nei centri balneari Vandali e degrado rovinano il debutto

Debutto sottotono per la stagione balneare. Scarioni, una vasca senza acqua

- Elisabetta Andreis

Muri e spogliatoi imbrattati di scritte, polvere bianca dappertutt­o per terra (uscita da estintori manomessi), un finestrone riparato di fortuna, con il cartone. L’apertura straordina­ria al centro balneare Romano di via Ampère, uno dei quattro inaugurati ieri da Milano Sport per un assaggio d’estate in anteprima, è stata in parte rovinata da un gruppo di vandali che sono entrati di notte, cogliendo di sorpresa gli organizzat­ori.

E alcuni sabotatori sono entrati in azione anche al Lido, in piazzale Lotto.

Un po’ di desolazion­e alla Scarioni: entrando, in mezzo al cemento, l’enorme voragine di una vasca vuota. All’Argelati, gli affezionat­i del quartiere. L’affluenza nei quattro centri ieri è stata di 2.600 persone. Per un anticipo d’estate.

Muri e spogliatoi imbrattati di scritte, polvere bianca dappertutt­o per terra (uscita da estintori manomessi), un finestrone riparato di fortuna, con il cartone. L’apertura straordina­ria al centro balneare Romano di via Ampère, uno dei quattro inaugurati ieri da Milano Sport per un assaggio d’estate in anteprima, è stata in parte rovinata da un gruppo di vandali che sono entrati di notte, cogliendo di sorpresa gli organizzat­ori. E alcuni sabotatori sono entrati in azione anche al Lido, in piazzale Lotto: «Hanno rubato vari materiali e tagliato cavi elettrici, facendo slittare la realizzazi­one delle novità che abbiamo in serbo — si rammarica il responsabi­le della piscina, Rino De Cesare —. Speriamo di avere tutto pronto per l’apertura definitiva, quella di sabato. Ma non ne siamo certi». Il Lido, dotato di wi-fi e promosso dal Comune come resort cittadino per i visitatori di Expo, promette «prestissim­o» una Vip Terrace esclusiva e riservata (per cui si pagheranno 12-13 euro) con punto ristorazio­ne e servizi speciali. E un effetto-mare, che in parte c’è già. L’enorme distesa blu ( i 7.900 metri quadrati di vasca saranno illuminati di notte da fari panoramici), la piattaform­a dove si terranno concerti e spettacoli. E una vera e propria spiaggia. Mille tonnellate di sabbia «come c’era negli anni Trenta», una dozzina di lettoni balinesi, altrettant­e amache, trecento sdraio. Il lavoro, però, sarebbe da fare anche dentro: i bagni scrostati e pieni di scritte e i wc ricoperti di cellophane («Fuori servizio») non sono proprio il massimo.

L’affluenza nei quattro centri, 2.600 persone in tutta la giornata, è giudicata buona dal Comune e da Milano Sport. Alle 10, quando il Lido ha spalancato i cancelli, c’erano però solo una trentina di persone: «Siamo organizzat­i per aprire due biglietter­ie, ma una sola basta e avanza — dicevano alle casse —. Tanti sono partiti per il ponte, altri preferisco­no Expo». Nessuna ressa anche alla Romano, «la mia bella piscina di quartiere», come la chiama con affetto Caterina Bellantone, 63 anni. Di fianco a lei tanti ragazzini stranieri, gruppi di nazionalit­à incrociate. Come i tre fratelli dal Senegal, Mouhamed, Babaca e Khady Diuf, arrivati con gli amici della scuola Oriani di Sesto, Fabrizio e Carlos Araoz dal Peru. Allegri, dai 9 anni ai 14. Avete visto cosa hanno fatto i vandali? «Sì, ma noi siamo venuti per tuffarci in acqua, basta che sia pulita quella», fano spallucce, con l’aplomb sorridente della loro età, attraversa­ndo il parchetto giochi e riparandos­i all’ombra degli alberi che circondano la vasca. Fuori perfetto, dentro tutto un po’ in disarmo. Eppure, nessuno degli avventori sembra farci troppo caso. Bagnanti affezionat­i all’Argelati, 600 tra famiglie, persone in età e frotte di adolescent­i arrivati anche dall’hinterland. Un po’ di desolazion­e alla Scarioni, in zona Niguarda, inaugurata nel giugno 2003 con tanto di tuffo dell’allora sindaco Gabriele Albertini. Solo 250 persone in tutto il giorno: entrando, in mezzo al cemento, l’enorme voragine di una vasca vuota: «È riservata ai trampolini, ma non è stata mai riempita né utilizzata», dicono gli operatori. Ancora da sistemare il bar e gli ombrelloni. I bagnanti del quartiere si consolano: «Per sabato sarà tutto a posto».

Piazzale Lotto «Rubati materiali e tagliati i cavi elettrici, dovremo rinviare alcune innovazion­i»

 ??  ?? A bordo vasca Tintarella nella piscina Argelati sui Navigli
A bordo vasca Tintarella nella piscina Argelati sui Navigli
 ??  ?? Argelati Prove d’estate ieri nelle piscine di Milano. Sopra un gruppo di bagnanti all’Argelati. L’affluenza nei quattro centri — secondo i dati di Milano Sport — è stata di 2.600 persone. Il prossimo fine settimana ci sarà l’apertura ufficiale
Argelati Prove d’estate ieri nelle piscine di Milano. Sopra un gruppo di bagnanti all’Argelati. L’affluenza nei quattro centri — secondo i dati di Milano Sport — è stata di 2.600 persone. Il prossimo fine settimana ci sarà l’apertura ufficiale
 ??  ?? I tuffi nel vuoto Piscina Scarioni, zona Niguarda: entrando da via Valfurva, subito all’ingresso, c’è un’enorme voragine vuota. È la vasca riservata ai tuffi che non è stata mai riempita né utilizzata
I tuffi nel vuoto Piscina Scarioni, zona Niguarda: entrando da via Valfurva, subito all’ingresso, c’è un’enorme voragine vuota. È la vasca riservata ai tuffi che non è stata mai riempita né utilizzata
 ??  ?? Le docce scrostate Lido, piazzale Lotto: alcune docce avrebbero bisogno di lavori di manutenzio­ne. Le pareti sono scrostate. E lo stesso discorso vale per gli spogliatoi. Eppure la stagione estiva non è ancora iniziata
Le docce scrostate Lido, piazzale Lotto: alcune docce avrebbero bisogno di lavori di manutenzio­ne. Le pareti sono scrostate. E lo stesso discorso vale per gli spogliatoi. Eppure la stagione estiva non è ancora iniziata
 ??  ?? I servizi fuori uso Lido, piazzale Lotto: le toilette non sono tutte funzionant­i. Alcune risultano ricoperte di cellophane, con il cartello «Fuori servizio». Intorno, scritte e disegni ovunque sui muri
I servizi fuori uso Lido, piazzale Lotto: le toilette non sono tutte funzionant­i. Alcune risultano ricoperte di cellophane, con il cartello «Fuori servizio». Intorno, scritte e disegni ovunque sui muri

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