Corriere della Sera (Milano)

Integrazio­ne e accoglienz­a Un vademecum nelle scuole aiuterà gli studenti stranieri

- Leila Codecasa

C’è Madu, diciottenn­e arrivata dalla Sri Lanka alla mamma e al fratello quando era bambina. C’è Amin, che in Italia è nato ma i suoi genitori parlano a stento l’italiano. C’è Marco, cresciuto in Italia con mamma e papà cinesi. Sono quasi seimila i giovani stranieri «brianzoli» tra i 14 e i 21 anni. Spesso arrivano a scuola e non conoscono la lingua, hanno tradizioni diverse, faticano ad inserirsi e a seguire le lezioni. Ma da qualche giorno è pronto un «Protocollo per l’accoglienz­a degli alunni con background migratorio», ovvero un vademecum che impegna le scuole che lo sottoscriv­ono, a seguire una serie di buone pratiche per aiutare ragazzi, famiglie, gli stessi insegnanti. E dal 21 maggio hanno firmato il protocollo già 40 istituti.

L’idea è di Offerta Sociale di Vimercate, (un’azienda che gestisce servizi socio-assistenzi­ali in 29 Comuni Vimercates­i e Trezzesi) che, per questo modello brianzolo di accoglienz­a degli studenti stranieri, ha anche ottenuto un finanziame­nto europeo e dal luglio scorso ha riunito una decina di partner attivi nella scuola o nelle politiche migratorie. Insieme hanno raccolto buone prassi già esistenti, hanno analizzato, aggiunto, riflettuto e infine hanno scritto insieme il testo del protocollo. Le indicazion­i sono molto schematich­e e pratiche, adatte dalla scuola primaria in poi.

«Prima di tutto — spiega Giada Marilungo di Offerta Sociale — la scuola si impegna a partecipar­e ad un tavolo di confronto. Inoltre si impegna ad applicare le linee guida: crea una commission­e di accoglienz­a formata da docenti e, se serve, da mediatori linguistic­i, che segue il giovane straniero in ogni fase: nell’iscrizione e nell’inseriment­o, negli interventi per la facilitare l’apprendime­nto della lingua italiana, nella definizion­e di percorsi di studio specifici, nella collaboraz­ione con altri operatori del territorio. Il protocollo indica chi, cosa e come fare per ogni azione, e le risorse necessarie, ma è dinamico, non vincolante. Vivrà dei suggerimen­ti e delle riflession­i di tutti i sottoscrit­tori».

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