Multe arretrate per 28 milioni
Cinquanta automobilisti hanno accumulato più di 200 sanzioni. Granelli: ora la caccia ai furbetti Oltre 710 mila verbali non pagati nel 2013. Parte una nuova ondata di «avvisi bonari»
La Polizia locale ha archiviato poco più di 710 mila multe non pagate nel 2013: circa 28 milioni di euro in sanzioni mai riscosse. Cinquanta gli automobilisti che in un solo anno hanno accumulato più di 200 multe a testa. Da Palazzo Marino parte una nuova ondata di «avvisi bonari». L’assessore Granelli: caccia ai furbetti.
I nomi sono protetti dalla privacy. Si conosce però il numero: sono cinquanta cittadini che in un solo anno, il 2013, hanno accumulato più di 200 multe a testa. Cinque, tra quei cinquanta, hanno pagato almeno un altro verbale; tutti gli altri no, hanno accumulato quel monte di contravvenzioni senza mai occuparsene. Multati «seriali», fino al punto di infrangere le regole della strada quasi una volta al giorno. Non sono però casi isolati: altri 550 trasgressori, sempre nel 2013, hanno totalizzato tra i 50 e i 200 verbali mai saldati. È su questi profili che il Comune si concentrerà con più attenzione per recuperare gli arretrati.
Il quadro complessivo è questo: nella banca dati della Polizia locale sono archiviate in totale poco più di 710 mila multe non pagate nel 2013, per la gran parte relative a 183 mila trasgressori (appunto perché alcuni cittadini accumulano tante multe). A queste persone, a breve, arriverà un «avviso bonario»: un invito a sanare i propri debiti, con notevoli vantaggi economici, prima che la pratica arrivi alla fase di «riscossione coatta » ( la cartella esattoriale).
Il metodo dell’«avviso bonario» è stato scelto da Palazzo Marino quando l’amministrazione ha deciso di abbandonare Equitalia e offrire ai milanesi un’altra possibilità, non prevista in passato, per mettersi in regola. «Con questi avvisi ricordiamo ai cittadini che hanno un debito — spiega l’assessore alla Sicurezza e Polizia locale, Marco Granelli — e che possono sanarlo senza aggravi prima che si passi alla riscossione coatta, che invece fa scattare interessi del 10 per cento ogni sei mesi. È un’opportunità per chiudere la pratica». Secondo la nuova politica comunale, l’avviso bonario offre anche la possibilità di chiarire posizioni dubbie o di errore: l’analisi sui profili dei «multati compulsivi» permette di capire se si tratti, ad esempio, di invalidi che hanno dimenticato di rinnovare il pass: «A quel punto — aggiunge Granelli — verifichiamo e poi saniamo la situazione. Lo screening sui “multati seriali” serve anche per individuare chi sistematicamente commette infrazioni e poi si disinteressa. È su queste persone che ci concentriamo. Non vogliamo certo andare a colpire chi ha dimenticato di pagare una multa».
Dietro quei 710 mila e passa verbali non saldati si apre un conto economico di proporzioni notevoli. Volendo fare una stima molto al ribasso (prendendo come media una sanzione di 40 euro), i mancati incassi per il Comune superano i 28 milioni. E questi sono i mancati introiti, che non rappresentano però l’unico segno negativo. Perché tutte quelle multe sono state già notificate ai trasgressori, con una spesa postale di 11 o 14 euro a verbale. Significa dunque che, al di là di ciò che non ha incassato, Palazzo Marino ha già speso oltre 8 milioni per recapitare le multe del 2013. Conclude l’assessore Granelli: «Il recupero degli arretrati risponde a due princìpi di fondo. Da una parte, c’è una questione di equità e giustizia verso chi paga correttamente le multe; dall’altra, il tema delle finanze pubbliche va tenuto nella dovuta considerazione».
Gli avvisi bonari relativi al 2012 sono già arrivati e hanno creato non pochi problemi di sovraffollamento e gestione delle pratiche. La proporzione tra chi paga e chi no segue una tendenza ormai stabilizzata da anni: il 40 per cento dei cittadini che prendono una multa la paga subito; c’è poi un 20 per cento che salda il suo debito dopo la notifica; rimane infine un 40 per cento di trasgressori che comunque ignora la sanzione e non si mette in regola. Per il 2013, a quest’ultimo gruppo, corrispondono proprio i 710 mila verbali ancora da trattare. In passato queste multe sarebbero già finite in cartelle esattoriali. Oggi saranno l’oggetto degli «avvisi bonari» come passaggio intermedio.
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