A Rho In arrivo Rajoy, Cameron, Michelle Obama e Hollande
Vertici e bilaterali all’Expo dei leader (aspettando Merkel)
Una piattaforma di incontri diplomatici. Oggi comincia in Expo quella che il commissario unico Giuseppe Sala ha definito «una settimana impegnativa, forse la più impegnativa». A nome del governo, il ministro degli Interni Angelino Alfano riceverà il primo ministro Mariano Rajoy per il national day della Spagna. Mercoledì sarà la volta del leader britannico David Cameron e domenica toccherà al presidente francese François Hollande (che sarà accompagnato da almeno un paio di ministri del suo governo).
Nel frattempo, giovedì, l’evento per certi versi più atteso: l’arrivo di Michelle Obama. «Quella di Michelle Obama è per noi una presenza fondamentale», sottolinea Sala che ieri ha presenziato alla cerimonia per il national day della Repubblica di San Marino. Già. perché se la visita di Vladimir Putin, lunedì scorso, è stata decisiva per le strategia diplomatiche del nostro Paese (oltre che per le relazioni commerciali, come dimostrato dal pranzo a cui erano presenti alcuni leader delle principali aziende italiane e russe) e se lo stesso si può dire per la presenza degli altri leader di governi europei, la visita della First Lady è significativa per i contenuti dell’Expo dedicata a «Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita». Accompagnata dalle figlie Sasha e Malia e della madre, Marian Robinson, Michelle porterà infatti all’esposizione di Milano la sua campagna «Let’s Move!» dedicata a promuovere corretti stili di vita e una la buona alimentazione. L’altro indotto per Expo è in termini di immagine e Sala lo ammette: «Questa presenza di certo aiuterà a portare Expo sulle pagine della stampa internazionale, anche se in queste due settimane abbiamo già visto un po’ di articoli in più sui giornali esteri».
Anche il ministro Maurizio Martina punta molto sulla settimana che comincia: «Sarà cruciale per la diplomazia di Expo e per i suoi contenuti. La visita di Michelle Obama sarà sicuramente un momento di grande impatto per alcuni temi che stiamo affrontando. Penso in particolare — prosegue Martina — al lavoro che tutti dobbiamo fare per potenziare ovunque l’educazione alimentare nelle scuole».
La visita di Michelle Obama offuscherà inevitabilmente quella che inizialmente era stata programmata come la giornata nazionale della Germania. Si era detto che per l’occasione sarebbero stati in Expo sia il presidente Joachim Gauck, sia la cancelliera Angela Merkel. Non ci sarà nessuno dei due, anche se lo stesso premier Matteo Renzi avrebbe già strappato proprio alla Merkel la garanzia di un suo arrivo a visitare il padiglione tedesco in una data ancora da definire.
La sicurezza non sembra preoccupare gli organizzatori dell’evento, dalla prefettura alla società, che hanno superato la prova Putin, lunedì scorso. Fra l’altro, Sala fa notare che «al di là di come ci prepariamo noi, per queste visite ci sono i sistemi di sicurezza dei singoli Paesi che s i muovono pr ima » . L’esempio è quello americano: «Sono già venuti e più di una volta per verificare la situazione complessiva e i percorsi».
Le giornate nazionali, poi, portano anche turisti stranieri. Almeno, questo è ciò che la società si augura. Sulle presenze il dato ufficiale diffuso finora parla di 2,7 milioni di ingressi nel primo mese dell’esposizione: Sala ritiene che «il traguardo dei 20 milioni di biglietti è a portata di mano». Non sono i 24 di cui si era parlato inizialmente e quindi bisogna capire se queste cifre consentiranno comunque di garantire alla fine l’equilibrio di bilancio. La società tiene monitorati i conti e fa affidamento soprattutto sui risparmi che nel frattempo sono stati fatti e che hanno portato a minori entrate rispetto al preventivo.