«Sveliamo il Rinascimento Stretta tutela sul Cenacolo»
Nuovi vincoli per la Milano della ricostruzione e un progetto per maggiori tutele a Cenacolo e Lago di Como. «Milano è una scommessa», dice Antonella Ranaldi ( nella foto), 55 anni, architetto, romana, dal 12 marzo alla direzione della Soprintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio.
«Milano è una scommessa, una città da scoprire un po’ alla volta, dove c’è un gigante nascosto, il Rinascimento». Ma è anche «è la città dell’Illuminismo e del Risorgimento». Antonella Ranaldi, 55 anni, architetto, romana, s’è insediata il 12 marzo scorso alla direzione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, che con la recente rivoluzione del Mibact ha accorpato le Soprintendenze per i Beni Architettonici e Paesaggistici e per i Beni Storici Artistici e Etnoantropologici della Lombardia. La più grande Soprintendenza d’Italia. Fuori dal suo ufficio ancora per poco ospite di Palazzo Reale (entro fine giugno il trasloco a Palazzo Litta) da tre mesi c’è la coda.
Bussano tecnici e comuni cittadini. Sulla scrivania, pile di fascicoli, ognuno studiato con l’occhio acuto del ricercatore. «Vedo questo lavoro anche come possibilità di fare ricerca, di studiare», confida la dottoressa Ranaldi, che ha all’attivo un dottorato e post dottorato e sette anni di insegnamento di restauro architettonico all’Università di Bologna. «Mi sto tuffando sugli argomenti milanesi » , aggiunge. La trattativa