Troppe migrazioni, la sindrome che spopola gli alveari
Nel padiglione del Regno Unito le ricerche sul linguaggio delle api colpite dalla malattia
Karl von Frish, dimostrò che esse sono in grado di comunicare, come l’uomo, attraverso segni convenzionali.
Egli osservò come le api esploratrici fossero capaci di comunicare alle api raccoglitrici la distanza del cibo attraverso danze ritualizzate: movimenti circolari indicavano cibo vicino, movimenti a forma di otto per indicare distanze superiori ai 50 metri dall’alveare. La direzione da prendere per arrivare al cibo, è invece fornita mediante lo scuotimento della schiena durante la danza in una determinata direzione (ricavata dalla relazione della posizione del sole rispetto a quella dell’alveare). Arrivati al centro del Padiglione, un’assistente di sala spiega il motivo della presenza di infinite luci che si accendono e si spengono con diversi intervalli di tempo all’interno della struttura alveolare. Le intermittenze luminose sono la trasposizione visiva delle vibrazioni emesse dalle api di un alveare situato a Nottingham oggetto di studio di un team della «Nottingham Trent University», guidato dal professor Martin Bencsik. I ricercatori hanno scoperto e decifrato il linguaggio utilizzato dalle api che potrebbe essere utilizzato per combattere il preoccupante declino a cui sembra stiano andando incontro le popolazioni di api nel mondo. Si parla di sindrome dello spopolamento degli alveari, fenomeno ancora poco conosciuto per il quale le colonie periscono bruscamente. Le api colpite da questa patologia mostrano una tendenza ingiustificata ad abbandonare l’alveare, assieme all’ape regina (quest’ultima comunque non lo farà sino a non avrà deposto delle uova che daranno origine a delle nuove ape regina) che le porterà a morire in poco tempo. Secondo alcune teorie la malattia dovrebbe essere legata a fattori di stress dovuti ai cambiamenti ambientali, alla malnutrizione, alla presenza di patogeni o all’impiego massiccio di insetticidi. Nel padiglione si mostra come i ricercatori siano stati capaci decifrare i messaggi che le api si lanciano tra loro quando decidono di allontanarsi dall’alveare.
Questo consente agli apicoltori di prendere le giuste contromisure, per esempio eliminando la parte di alveare dove l’ape regina ha depositato le uova che produrranno nuove api regina. Senza queste «uova regali» le api non sciamano e non vanno incontro alla morte.