Corriere della Sera (Milano)

Palazzi e la svolta di Mantova Sarà rosa metà della giunta

L’ex sindaco Sodano confida a sorpresa: la guida è in buone mani

- ( Cesare Zapperi ha collaborat­o Sabrina Pinardi) © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Da oggi inizia una nuova storia». Anche un minuto dopo la proclamazi­one da sindaco, Mattia Palazzi non smette di parlare del cambiament­o. «Dobbiamo portare Mantova fuori dall’isolamento, ristabilir­e relazioni istituzion­ali, attrarre investimen­ti. La mia priorità sarà il lavoro». Ancora un po’ rigido nonostante il largo successo nei confronti della sfidante di centrodest­ra Paola Bulbarelli, respinge chi vuole conoscere subito la sua squadra, primo indicatore per misurare il tasso di novità. «Mi tengo le mani libere, niente Cencelli. Presto saprete».

Ma il toto Giunta è cominciato. Ci saranno otto assessori, la metà donne. Secondo le logiche tradiziona­li, dovrebbero spettarne cinque al Pd, due alla lista civica del sindaco «Palazzi 2015« e uno a Sel. Ma c’è anche il ruolo di presidente del Consiglio comunale. I nomi si rincorrono: per il Pd sono pronti a passare da consiglier­i ad assessori Giovanni Buvoli e Nicola Martinelli. Tra i «civici» sono gettonati Jacopo Robecchi e Davide Provenzano («da presidente dell’Arcigay una delle prime novità che mi aspetto è il registro delle unioni civili»). Però questo è lo schema consueto. Palazzi ha promesso innovazion­e: chiamerà esponenti della società civile? E toccherà allo stesso primo cittadino dimostrare di essere la reincarnaz­ione del nuovo.

Gli avversari intanto che si leccano le ferite ricordano che a 21 anni era già consiglier­e comunale dei Ds, a 27 assessore al Welfare nella Giunta Brioni. E che per 12 anni ha guidato l’Arci. «É il volto vecchio della città», ha tagliato corto Bulbarelli. «Palazzi è legato alle vecchie logiche del Pd», rimarca Davide Boni, commissari­o della Lega le cui beghe certe non hanno aiutato il centrodest­ra. Ma il neo sindaco fa leva sull’orgoglio di una Mantova bella e un po’ inginocchi­ata dopo i cinque anni di travagli della giunta guidata da Nicola Sodano (primo centrodest­ra in 65 anni di storia). «Dobbiamo ritrovare senso di appartenen­za e l’ambizione di ritagliarc­i un ruolo, dialogando con tutti ma decidendo perché decidere significa cogliere le opportunit­à». Sul piano politico sarà di supporto un Pd «diversamen­te renziano». «Noi siamo andati oltre — spiega il segretario cittadino, Andrea Murari — perché possiamo contare su un partito radicato e con un popolo unito. Giusto quello che manca a Renzi...». Ma ora contano soprattutt­o i problemi della città. «Mantova è in buone mani», confida a sorpresa l’ex sindaco Sodano.

 ??  ?? Cambio della guardia L’ex sindaco Nicola Sodano e Mattia Palazzi (Foto Barlera)
Cambio della guardia L’ex sindaco Nicola Sodano e Mattia Palazzi (Foto Barlera)
 ??  ?? Riconquist­a Dopo 14 anni la Lega riprende Viadana, comune del Mantovano nel quale il sindaco del Pd si era dimesso dopo un’indagine per mafia. Neosindaco è Giovanni Cavatorta (foto), con il 68,71% dei voti, miglior performanc­e del Carroccio nei...
Riconquist­a Dopo 14 anni la Lega riprende Viadana, comune del Mantovano nel quale il sindaco del Pd si era dimesso dopo un’indagine per mafia. Neosindaco è Giovanni Cavatorta (foto), con il 68,71% dei voti, miglior performanc­e del Carroccio nei...

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy