Bicchieri e design Le mie creazioni nate con il fuoco
D a quanto tempo fa il soffiatore?
«Ho cominciato a 15 anni, vedendo lavorare mio padre Rinaldo che ha aperto la soffieria nel 1978 dopo essere stato dipendente in un’azienda chimica. Da lui ho ereditato la passione: mi piace vedere gli oggetti che prendono corpo dalle mie mani. Ancora adesso, che ha 75 anni ed è in pensione, mi dà aiuto e consigli».
Che cosa producete?
«Bicchieri, bottiglie, lampade, articoli unici di design che ci vengono commissionati da architetti e professionisti».
E come avviene la lavorazione?
«Noi usiamo il vetro borosilicato, il pyrex per intenderci. La materia prima si presenta sotto forma di tubi lunghi un metro e mezzo o di bacchette piene. Il vetro si lavora a una temperatura attorno ai 1.500 gradi. L’oggetto deve acquistare forma in pochi secondi, perché bisogna sfruttare il calore».
Ma è pericoloso?
«No, assolutamente: la fiamma ossidrica è lunga venti centimetri, ma operiamo in sicurezza e non si corrono pericoli. Il nemico è il caldo: d’estate in laboratorio la temperatura può arrivare anche a 80 gradi».
Avete richieste particolari dai clienti?
«Alcuni ci chiedono bicchieri personalizzati (ne facciamo di cento tipi) o di una foggia particolare. Lavoriamo con designer di fama, la nostra bottega è visitata dalle scolaresche, produciamo circa 10 mila pezzi all’anno. Insomma, il lavoro, e le soddisfazioni, non mancano».