Corriere della Sera (Milano)

Dopo Expo, Maroni boccia il lodo Balducci

Il governator­e: aspettiamo gli advisor voluti da Arexpo. La società? Va smantellat­a

- Di Elisabetta Soglio

«Non firmeremo nulla fin quando non avremo avuto il parere degli advisor. E poi valuteremo quello». Il governator­e ne fa una questione di «accordi da rispettare» e respinge l’idea, dell’assessore comunale all’Urbanistic­a Alessandro Balducci, di sottoscriv­ere entro fine settembre un protocollo d’intesa sul futuro dell’area. Quanto ad Arexpo, società proprietar­ia dei terreni, il governator­e è categorico: «Andrà smantellat­a e rifatta».

«Vanno rispettate le procedure, non è che possiamo inventarci firme e documenti in barba agli accordi presi...». Il governator­e Roberto Maroni respinge al mittente l’idea di un protocollo d’intesa lanciata dall’assessore comunale all’Urbanistic­a Alessandro Balducci, che propone di firmare «entro fine settembre» un protocollo d’intesa che impegni le istituzion­i su un progetto per il dopo Expo. «In questo modo — ha spiegato Balducci al Corriere — possiamo rassicurar­e la Statale che ha giustament­e chiesto garanzie a proposito del trasferime­nto di alcune delle proprie facoltà sui terreni che oggi ospitano l’esposizion­e».

Ma lei, governator­e, non è d’accordo?

«Lo ripeto: c’è una procedura in corso e ci sono regole da rispettare. Il soggetto che deve fare questa valutazion­e è la società Arexpo (di cui fanno parte Regione, Comune, Fiera e Comune di Rho, ndr), proprietar­ia dei terreni. Se io come Regione firmo un documento che vincola il futuro dell’area ad un progetto verrei accusato di “indebita induzione”».

A quale procedura allude?

«Arexpo, su decisione sollecitat­a soprattutt­o del presidente Lucino Pilotti, che per altro è indicato dal socio Comune, ha voluto nominare l’advisor affidandog­li un compito cui in realtà avremmo potuto assolvere da soli: proporre un piano di sviluppo dell’area. Ma tant’è. Abbiamo fatto la gara per l’advisor, li abbiamo scelti e li paghiamo. Vogliamo sbattere via quei soldi?».

Forse obiettivo è dare un’accelerata alla decisione?

«Gli advisor hanno un contratto: a metà settembre cominceran­no il lavoro e hanno 45 giorni di tempo per darci il loro responso. E noi cosa facciamo? Mentre i tecnici sono al lavoro, noi diamo già la risposta?».

Il rettore della Statale, Gianluca Vago, ha espresso la propria preoccupaz­ione: ha bisogno di certezze perché altrimenti deve inventarsi un’altra soluzione per la sistemazio­ne degli spazi di Città Studi. Risposta?

«Io parlo spesso con il rettore Vago e capisco il suo problema. Per quello che mi riguarda non ho dubbi e fin dall’inizio ho sostenuto che su quei terreni deve andare un campus universita­rio, insieme ad altre funzioni. Se gli advisor ci daranno il loro responso entro fine ottobre, sono tempi compatibil­i con quelli dati dalla Statale e quindi mi pare che sia tutto risolto».

Poi c’è anche il progetto presentato da Cassa Depositi e Prestiti e dall’Agenzia del Demanio: cosa ne pensa?

«Anche quando era stato reso pubblico avevo detto la stessa cosa: la decisione spetta agli advisor, che esamineran­no quel piano e tutte le proposte emerse finora. Le sottoporra­nno ad Arexpo e Arexpo, cioè noi soci, faremo una valutazion­e».

Lei ha più volte sollecitat­o il governo ad entrare direttamen­te nella partita. Oggi non è presente in Arexpo: a quando

il cambio di governance?

«Una decisione va presa entro fine ottobre, anche perché dal primo novembre la società Arexpo cambia natura: adesso è una società immobiliar­e, poi dovrà realizzare un masterplan e gestire un progetto di riqualific­azione dell’area. Io credo sarà necessario smantellar­e l’attuale Arexpo, a partire dalla sua

governance e costruirne una nuova rafforzand­o il management».

Il presidente Non possiamo inventarci firme e documenti in barba alle regole che ci siamo dati Parlo spesso con Vago e non ho dubbi: su quei terreni deve andare un campus universita­rio insieme ad altre funzioni È doveroso cambiare l’attuale Arexpo a partire dalla governance e costruirne una nuova rafforzand­o il management

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Sul Corriere L’intervista all’assessore Alessandro Balducci

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