Fnm, le pressioni per ignorare le spese pazze
«Un premio se avessi ignorato la cattiva gestione». Il filmato diffuso dai Cinque stelle
Pressioni per nascondere le spese pazze alle Ferrovie Nord. In un video diffuso dal Movimento Cinque stelle, l’ex capo della vigilanza aziendale rivela i tentativi di mettere tutto a tacere. Il nuovo presidente Gibelli: «Stiamo aumentando la trasparenza e riducendo le spese».
«Mi hanno chiuso in stanza, mi hanno fatto pressioni per alleggerire i risultati promettendomi in cambio di restare su quel posto di lavoro e di avere altri posti di lavoro importanti. Però io me ne sono andato senza parlare».
L’inquadratura resta fissa sulle mani, il volto non si vede. Ma il consigliere regionale del Movimento Cinque stelle Stefano Buffagni garantisce che l’uomo che parla nel filmato è Arnoldo Schoch, ex presidente dell’organismo di vigilanza di Fnm (Ferrovie Nord Milano).«
E nel video, che sarebbe stato ripreso da una dipendente delle Nord e poi consegnato ai consiglieri grillini, l’ex manager riferisce di aver ricevuto in passato pressioni dai vertici aziendali affinché allentasse i controlli sulla gestione dell’azienda. Si tratta della vicenda che a maggio scorso è stata al centro di una inchiesta giudiziaria per le spese di alcuni manager e per la quale si è dimesso l’allora presidente Norberto Achille.
«Chi?» avrebbe fatto quelle pressioni, chiede a un certo punto l’anonima. «Il presidente del collegio sindacale», risponde l’uomo, cioè Schoch, alludendo a Carlo Alberto Belloni, coinvolto nell’indagine della procura per non aver controllato e, anzi, consentito le manovre del presidente Achille. «L’ultimo periodo — dice ancora il protagonista del filmato — è stato bruttissimo, non siamo riusciti a lavorare, ci hanno messo i bastoni tra le ruote; hanno rallentato tutte le verifiche che poi erano le stesse verifiche che stavano facendo gli uomini dei carabinieri su mandato del pm».
Stefano Buffagni, il consigliere regionale del M5S che ha diffuso il filmato, coglie l’occasione per chiedere al presidente di Fnm Andrea Gibelli di intervenire «immediatamente per allontanare chi non ha mai vigilato per favorire il buon funzionamento dell’azienda, a fronte di cospicui premi» e di tutelare, invece, «i dipendenti coraggiosi che fanno emergere le irregolarità all’interno delle società pubbliche». A questo proposito, tra l’altro, i grillini tornano sulla richiesta di una legge che istituisca il cosiddetto whistleblower nelle aziende pubbliche, cioè una figura interna che agisca da informatore, segnalatore di eventuali irregolarità.
Immediata la replica dello stesso Gibelli: «Stiamo lavorando per garantire maggiore semplificazione e trasparenza attraverso un processo che prevede la revisione di tutte le procedure e gli aspetti relativi ai regolamenti che hanno retto il gruppo in passato. Stiamo definendo anche un nuovo modello organizzativo della società orientato alla diminuzione dei propri costi». E ancora: «L’introduzione della figura del whistelblower è già oggetto di discussione».
Buffagni Allontanare i dirigenti che hanno preso premi ma non hanno vigilato