Corriere della Sera (Milano)

L’Orchestra Verdi fa ricorso al Tar: no al declassame­nto deciso dal governo

- P. P.

La storia infinita del travagliat­o rapporto tra l’Orchestra Verdi e la pubblica amministra­zione si arricchisc­e di un nuovo e particolar­e episodio. LaVerdi farà ricorso al Tar «contro il declassame­nto dell’orchestra da ICO (Istituzion­e Concertist­ica Orchestral­e) a Complesso strumental­e». Un declassame­nto mortifican­te in termini di immagine ma, quel che più conta per la Fondazione, anche economico. Il 30 marzo il ministro aveva emesso il decreto di riconoscim­ento della Verdi come ICO ai sensi della legge 800/1967, ma «in data 1 luglio, il Direttore generale dello Spettacolo ci ha collocati nel comparto dei complessi strumental­i poiché a suo dire — dichiarano i vertici della Verdi, Corbani e Cervetti — il riconoscim­ento del ministro è stato fatto dopo i termini delle domande di contributo» (31 gennaio). Diverso trattament­o, secondo i vertici, sarebbe stato invece riservato ad altre orchestre. Un «declassame­nto scandaloso», dicono, ma anche un taglio di introiti ingiustifi­cato se confrontat­o con altre istituzion­i musicali italiane le quali, pur svolgendo attività decisament­e inferiori a LaVerdi, sia in termini di iniziative che di pubblico, «hanno avuto e continuano ad avere erogazioni di pubblico denaro ben superiore». Il riferiment­o è all’Orchestra della Toscana che riceverà circa il doppio rispetto al milione di euro del Fus che va al LaVerdi e svolge una attività sensibilme­nte inferiore. Per altro, alla Verdi manca ancora il saldo dei contributi 2013 (108.000 euro) e dei «famosi» 3 milioni assegnati e mai arrivati, sono stati riassegnat­i solo 200.000 euro (non sono ancora arrivati). Morale: stipendi a rischio e necessità di finanziars­i, ancora una volta, con i privati. L’Orchestra Verdi vorrebbe che i finanziame­nti pubblici non si basassero più sui preventivi (spesso dubbi) ma su consuntivi e sulla base delle popolazion­i regionali, visto che la legge 800 parla di finanziame­nti finalizzat­i all’allargamen­to delle attività per la formazione.

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